mercoledì 15 agosto 2007

Correzione con laser a Erbio per presbiti.

Due articoli trovati.


1° articolo.

Correggere la presbiopia attraverso il laser.
Un'innovativa tecnica chirurgica che sfrutta un particolare laser è in grado di curare la presbiopia facendo recuperare fino a quattro diottrie senza dover toccare la cornea e il cristallino.
La presbiopia è un problema della vista che colpisce tutte le persone a partire dai quarant'anni e provoca difficoltà di lettura, si stima che in Italia le persone colpite da questo problema siano circa trenta milioni.
Le persone che presentano questo particolare problema della vista hanno difficoltà a mettere a fuoco in rapida successione immagini distanti e vicine, difficoltà nella lettura e nella visione di oggetti a breve distanza.
Fino a qualche tempo fa la presbiopia poteva essere curata solo mediante l'utilizzo di occhiali e lenti per presbiti, oggi invece grazie all'ausilio di nuove tecnologie è possibile intervenire anche attraverso un laser che nella maggior parte dei casi non presenta particolari effetti collaterali, un operazione che, a detta degli esperti, equivarrebbe a un ringiovanimento degli occhi di quasi trent'anni.
Anche se questa particolare tecnica viene eseguita ormai da qualche tempo, è stata presentata ufficialmente alla stampa Italiana nei giorni scorsi in un incontro tenutosi a Milano.
Dati e informazioni sono stati presentati dal dottor Stefano Pintucci, rappresentante italiano dell'associazione Presbymania, la prima associazione mondiale per lo studio della presbiopia, e Umberto Merlin, numero uno della Società Oftalmologica Italiana (Soi).
Stefano Pintucci ha spiegato che grazie all'uso di una nuova tipologia di laser si interviene senza toccare ne la cornea ne il cristallino ma ampliando lo strato esterno del globo oculare ricreando le condizioni fisiche ottimali per mettere a fuoco le immagini.
Questo particolare tipo di operazione prevede alcune ablazioni sulla "sclera", la membrana fibrosa opaca che costituisce i cinque sesti della tunica esterna dell'occhio e provvede a proteggere il globo oculare.
Ampliando la sclera si riesce a ricreare lo spazio necessario al cristallino per mettere a fuoco le immagini da vicino.
Nella correzione della presbiopia le tecniche sclerali sono risultate essere la strada più promettente anche per la totale innocuità e per la mancanza di aberrazioni.
Il primo intervento basato su questa tecnica è stato eseguito negli Stati Uniti nel 1998, negli anni numerosi centri in America, ma non solo, hanno lavorato al perfezionamento dell'intervento supportati anche dalla FDA americana che ha approvato il laser ad erbio impiegato nella tecnica LAPR (Laser Presbyopia Reversal).
Il laser a Erbio è particolarmente indicato per questo tipo di interventi perché non sprigiona calore e pertanto non provoca lesioni o infiammazioni.
Sommando i vari centri di tutto il mondo che hanno iniziato ad utilizzare la tecnica LAPR, il numero degli occhi operati e di 10.000, del totale 108 interventi sono stati eseguiti da Pintucci.
Attualmente in Italia la tecnica sclerale viene eseguita presso quattro strutture specializzate situate a Roma, Rovigo, Vicenza e Chieti; nei prossimi mesi partiranno i primi interventi anche in Lombardia nell'Azienda ospedaliera di Busto Arsizio.

2° articolo.

Nel mondo oltre 2 miliardi di persone sono presbiti: 100 milioni negli Stati Uniti e 26 milioni in Italia. 
La presbiopia ha ogni giorno maggiore rilevanza perchè i 50enni di oggi sono ancora giovani, hanno notevole aspettativa di vita e sono nel fiore della produttivit� e della vita di relazione. 
Il sogno degli oculisti è quello di venire incontro all'esigenza dei pazienti di liberarsi dalla schiavitù degli occhiali che dal 1300 circa ci obbligano a vedere da vicino senza alternative e senza ripristinare l'ampiezza accomodativa persa invecchiando. 
Di tutto questo si è parlato nel recente congresso sulla presbiopia di Barcellona - il primo congresso internazionale sul tema - dove il dottor Stefano Pintucci ha presentato i suoi dati sull'applicazione della tecnica chirurgica con il laser ad erbio per la risoluzione definitiva della presbiopia. 
"Con tale tecnica - ha affermato Pintucci - ho operato con un follow-up minimo di 2 anni 102 persone (204 occhi) con un'età media di 55,6 anni (49 -72 anni)". 
E' molto importante, dopo l'intervento, la cooperazione del paziente nel leggere e nell'effettuare esercizi di convergenza-accomodazione. 
Tutti sono migliorati per vicino e in molti è migliorata la visione per lontano. 
La visione a distanza intermedia è sempre eccellente. 
Esami topografici eseguiti prima e dopo la procedura non mostravano variazioni evidenti. 
Ciò avviene perchè la LAPR non è una tecnica refrattiva ma una procedura sclerale per restaurare l'accomodazione. 
Alla lampada a fessura non appare alcuna modificazione corneale, della camera anteriore o del cristallino. 
Nessun paziente ha avuto complicanze degne di nota. 
"La LAPR - ha proseguito Pintucci - è una tecnica semplice e riproducibile che apre il capitolo del trattamento dei presbiti ripristinando l'ampiezza accomodativa mantenendo una visione binoculare stereoscopica a tutte le distanze: vicina, intermedia e da lontano. 
Poichè la procedura non viene effettuata lungo l'asse ottico non vi sono aloni o abbagliamenti, aberrazioni o perdite della sensibilità al contrasto. 
Nella mia esperienza di 102 pazienti con follow-up minimo di 2 anni tutti sono migliorati per vicino e non vi è stato alcun peggioramento per lontano". 
La LAPR ha il marchio CE mentre in tutto il mondo dopo cinque anni di esperienza su migliaia di occhi i risultati sono eccellenti. 
La tecnica chirurgica prevede di ridare al cristallino lo spazio necessario per muoversi all'interno della sclera, con il tempo infatti il cristallino cresce all'interno della sclera fino a bloccarsi e ad impedire quindi la corretta accomodazione; si eseguono con il laser ad erbio otto ablazioni sulla sclera. 
Si applicano solo alcune gocce per anestetizzare l'occhio. 
Il paziente vede già meglio subito dopo l'operazione.



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