#SenzaTraccia
di Emiliano Frattaroli
01 CAMERA
PADRONALE INT MATTINA
Buio, trilla una sveglia, immediatamente
una abat-jour si accende e illumina il volto di TERESA mentre velocemente interrompe la suoneria. Un corpo si
muove sull’altra piazza del letto. TERESA si
alza delicatamente per non disturbare, si mette le ciabatte e una vestaglia,
poi spegne la luce.
02 CORRIDOIO
int. mattina)
Esce in un breve corridoio
mentre da una porta accostata spunta una cagnolina che viene coccolata da TERESA mentre parla sottovoce.
TERESA
Ciao piccolina,
dai andiamo a svegliare Paoletta,
che questa mattina,
Si apre del tutto la porta, da cui
spunta PAOLA assonnata.
TERESA a PAOLA
Già sveglia?
PAOLA (sbadigliando)
E chi ha dormito,
quest’accidente di esame
mi sta rovinando la vita
TERESA (mentre la bacia
sulla fronte)
È sempre così,
ogni volta non dormi,
ma vedrai che come le altre
volte,andrà alla grande
anche questo
Si avviano lentamente verso la cucina.
PAOLA
Non è che sia
difficile,
ma ci sono
mille leggi,
con date,
commi,
test di
qualità, tecniche di ispezione,
tutte cose che
devo studiare a memoria
e che non farò
mai in vita mia.
uffa
TERESA
Se le fanno
studiare vuol dire che
servono, poi
ormai mancano
solo due esami
PAOLA
Non vedo l’ora
PAOLA (sorridendo)
Almeno la
notte riuscirò
a dormire
03 CUCINA INT
MATTINA
Entrano in cucina. TERESA stacca la spina dalla caffettiera,
poi apre il frigo e comincia a preparare
la colazione mentre
PAOLA mette del cibo in
una ciotolina per LAYLA.
TERESA (a PAOLA)
Che fai torni
per il pranzo?
PAOLA
Non credo,
mangerò
qualcosa al volo,
dopo l’esame
ho una
serie di
appuntamenti di lavoro
TERESA
Ah, non ti
vedi con MASSIMO?
PAOLA
Sì, no, non lo
so
TERESA
C’è qualcosa
che non va?
PAOLA
Non lo so,
stiamo bene insieme,
ma delle volte
sembra che
manchi
qualcosa
PAOLA (Ci pensa su poi continua)
Anzi che ci
sia qualcosa di troppo,
la gelosia. E
mi sento come se non
riuscissi a
scardinare quella sua
maledetta
ossessione di essere tradito.
E non si rende
conto che così
mi allontana
Poi incuriosita chiede.
PAOLA
Ma perché papà
non ti fa
le scenate di
gelosia?
TERESA (sorridente)
Oh, me le ha
fatte,
oh, se me le
ha fatte.
PAOLA
Però adesso,
TERESA
Adesso siamo
grandi e sappiamo che ci
possiamo
fidare ciecamente
l’uno
dell’altra.
E questo è
l’unica e sola
ricetta per un
buon rapporto,
per ogni
rapporto
PAOLA
Eh, sì sembra
facile, ma lui
vede un
antagonista in ogni
maschietto e
si chiude a riccio
e mette il
broncio e
si arrabbia
con me.
È come un
bambino!
TERESA
Amore mio, è
difficile
capire come potergli
far
cambiare idea.
Ma se è la
persona giusta
per te
lo scoprirai
presto
TERESA la guarda negli
occhi e le chiede.
TERESA
Ma tu, questo
ragazzo
lo ami?
PAOLA (senza pensarci su)
Certo.
Ti pare che
starei con uno così
tanto per
starci
TERESA (seria)
Allora
cambialo.
Siete giovani
e avete la possibilità
di crescere
insieme.
Siete
materiale malleabile,
e noi donne,
Con complicità continua.
TERESA
, sappiamo, se
vogliamo,
far capire
anche l’incomprensibile,
e poi devo
dire che MASSIMO
comunque mi è
piaciuto sin dalle
prime volte
che l’ho visto.
Mi è subito
sembrato
un ragazzetto
con la testa sulle
spalle, e
detto tra noi,
anche se fa
del tutto per s
embrare
distaccato,
a papà non è
indifferente
PAOLA
A vederlo non
si direbbe,
sembra sempre
infastidito,
TERESA
Tutta scena.
Lo fa per
nascondere il dolce
uomo che è. Lo
sai le persone non
sono tutte
uguali e
bisogna
prenderle così come sono
PAOLA
Anche se così
gelosi?
MARCO assonnato entra in
cucina.
TERESA (preoccupata a MARCO)
Ti ho
svegliato, mi dispiace,
MARCO
No, anzi,
meglio così,
devo andare in
ufficio un po’ prima,
così mi sbrigo
con la pratica di ADRIANO
TERESA
Giusto, il mio
buon fratellino.
Speriamo che
vada tutto bene
MARCO
Ma certo è di
una semplicità unica,
in dieci
minuti lo mando via
TERESA (a PAOLA)
A che ora devi
stare all’università?
MARCO
Che stavate
dicendo della gelosia?
TERESA
PAOLA mi domandava se fossi geloso,
e io le stavo
dicendo che,
MARCO
Io geloso?
Mai!
Io non sono
mai stato
geloso in vita
mia!
TERESA
Beh, oddio,
all’inizio
direi che,
MARCO
All’inizio non
era gelosia,
era far capire
agli altri che
“Qui non c’è
trippa per gatti!”
Poi serio a PAOLA.
MARCO
Perché ci sono
problemi con coso,
lì, insomma,
PAOLA
MASSIMO
MARCO
MASSIMO MASSIMO,
vabbè, ma ci
sono problemi?
TERESA
I soliti che
creano i gelosi,
vedono nemici
dappertutto
PAOLA (a MARCO)
Adesso non
cominciare con i
tuoi soliti
drammi.
Papà non ci
sono problemi,
lui è un ragazzo
dolcissimo
MARCO
voglio dire
che,
spero che non
ti manchi di rispetto
o peggio ti
tratti con violenza,
perché io,
TERESA (conciliante)
No MARCO non ti preoccupare,
è solo che
devono avere più
tempo per
conoscersi e fidarsi
l’uno
dell’altra
TERESA (continua per cambiare discorso)
Ora lasciamola
concentrare
sull’esame di
oggi
MARCO (ironicamente)
Ah, bene, si
avvicina
questa
sospirata laurea
TERESA
Piano piano
stiamo
raggiungendo
la meta
MARCO
Molto piano
piano.
Alla sua età molti
sono
già laureati.
Come fu per me
a esempio.
E già
lavorano,
PAOLA
Ecco ci
risiamo,
se vuoi me ne
vado,
così non sarò
più un peso
per questa
famiglia
TERESA accarezzando
dolcemente la testa di PAOLA.
TERESA
Un peso,
e sì proprio
un peso.
Poi a entrambi.
TERESA
Piuttosto
smettetela di
dire idiozie,
questa casa è
la nostra casa
e lo sarà per
sempre per
ognuno di noi
in qualsiasi
momento delle
nostre
vite e delle
nostre esigenze!
MARCO (tra sé)
Se ne va,
e dove?
A casa di qualche
amica?
MARCO (serio a PAOLA)
Guarda che
vivere da soli
non è un gioco
ROBERTO fa
il suo ingresso in cucina.
ROBERTO
Buongiorno,
vedo che, come
ogni mattina, c’è
carenza di
argomenti
TERESA (a ROBERTO)
Buongiorno.
E sì l’uomo
tutto di un pezzo
non molla mai
MARCO (risentito)
Io non sono
tutto di un pezzo,
sono una
persona logica,
obiettiva,
intelligente e al
passo con i
tempi
ROBERTO
Noi invece
siamo deficienti
e primitivi
PAOLA ha finito di mangiare e si dirige verso la sua stanza per
prepararsi a uscire, e passando vicino a ROBERTO,
lo bacia sulla guancia e gli sussurra.
PAOLA
Io se continua così me ne vado
MARCO ha
visto la scena e dice.
MARCO
Che avete da
confabulare voi due,
in questa
famiglia ci si parla
guardandosi
negli occhi,
non ci sono
segreti da nascondere
TERESA
Su, su,
non ho tempo
da perdere con
queste
banalità
MARCO (puntualizza)
Non sono
banalità.
È la vita.
Il modo di
rapportarsi gli uni
con gli altri,
la fiducia che
si ripone nel
proprio simile.
Se ci sono
segreti in casa
vuol dire che
abbiamo fallito
TERESA sembra non
ascoltarlo e si rivolge a PAOLA.
TERESA
Dai piccola,
vatti a
preparare o farai tardi.
Non vorrai
buttare tutto
il sacrificio
che hai fatto
PAOLA esce di scena.
TERESA a ROBERTO.
TERESA
Oggi che fai
torni per pranzo?
ROBERTO
Sì, ma non
faccio in tempo a mangiare
TERESA
Ti lascio
pronto qualcosa,
magari una
frittata.
Ti ci fai un
panino e
lo mangi
mentre vai
ROBERTO
Magari. Grazie
mamma
ROBERTO mentre parla si avvicina ai fornelli e assaggia una
pietanza in una pentola sul fuoco. TERESA gli si avvicina e lo
redarguisce dolcemente, battendo leggermente una cucchiaia di
legno sulla mano di ROBERTO.
TERESA
Ah, brutto
ladro,
lascia stare,
è da quando
sei piccolino
che mi rubi
nelle pentole
ROBERTO (sorridendo)
La colpa è
tua,
ROBERTO le dà un bacio
sulla guancia e continua.
ROBERTO
, cucini
troppo bene
PAOLA entra in cucina frettolosamente e mentre prende qualche
dolcetto dal tavolino, dice.
PAOLA
È per questo
che è ancora zitello
ROBERTO
Single, e per
scelta
PAOLA
Ah, è vero,
c’è la fila
fuori di ragazze
pronte a
cadere ai tuoi piedi
ROBERTO fa la linguaccia a
PAOLA.
ROBERTO
Ha parlato
Marilyn,
PAOLA
Non sarò Marilyn,
ma il ragazzo
io ce l’ho
PAOLA ci pensa su e continua.
PAOLA
Beh, almeno
credo
ROBERTO (incuriosito)
Perché, ci
sono problemi?
PAOLA
No, no, tutto
a posto,
tutto a posto
Poi a tutti.
PAOLA
Ciao, io
scappo.
Fatemi un in
bocca al lupo
per oggi
TERESA
Secondo me non
ne hai bisogno,
però in bocca
al lupo amore mio
MARCO non riesce ad aggregarsi all’augurio, impacciato fa un
cenno con la mano.
PAOLA (risponde)
Viva il lupo
TERESA
Chiamami,
mi raccomando
non farmi
stare in pena
PAOLA
Certo mamma,
come sempre
TERESA
Torni per
cena?
PAOLA
Non lo so,
forse vedo gli
altri.
Poi ti faccio
sapere.
Ciao
PAOLA esce di casa, e ROBERTO va nella sua camera per finire di
prepararsi.
MARCO
Non sapevo
avesse un esame,
come al solito
io sono semp,
TERESA
Un po’ sordo
forse, o
smemorato
perché anche tu
eri presente
l’altra sera,
quando PAOLA è andata a
letto presto e
ti sei
meravigliato
MARCO fa lo gnorri.
TERESA
E io ti ho
detto che stava
preparando un
esame difficile
e importante
MARCO
Ai miei tempi
c’era un programma
di esami e
tutta la famiglia
ne era
informata
TERESA
Anche oggi c’è
un piano di studi,
ma poi scusa,
che cosa ti
cambia sapere
quando PAOLA ha gli esami?
MARCO
Sono il capo
famiglia,
e poi spiegami
perché Veterinaria.
Tanto che devi
curare,
cura gli
umani.
Non mi sembra
che i veterinari
guadagnino
quanto i medici
TERESA
sempre a
parlare di soldi.
È anche la
passione che la spinge,
e la passione
è il motore
più importante
MARCO
Se nel motore
non ci metti la
benzina, hai
voglia,
TERESA (taglia corto)
I ragazzi sono
ormai grandi e sanno cosa fare.
Li abbiamo, li
hai educati bene.
ROBERTO ha finito di
prepararsi e rientra in cucina.
ROBERTO
Ok io vado
MARCO
Al lavoro?
o all’hobby?
ROBERTO
Ci risiamo,
mancava
all’elenco degli argomenti
mattutini
MARCO
È inutile che
cerchi di convincermi
ROBERTO
Papà io non
voglio convincere nessuno
MARCO
Un lavoro,
se è tale,
deve essere
retribuito.
Se tutti
facessero i volontari,
saremmo tutti
morti di fame
TERESA
Ma lui il
lavoro ce l’ha
MARCO
Part Time,
che va bene a
un ragazzetto per
pagarsi le
vacanze,
non per
progettare un futuro
e magari,
farsi una famiglia
TERESA
Lui ce l’ha
una famiglia.
Questa è la
sua famiglia
MARCO
Eccola, la
chioccia del mondo.
Lei
prenderebbe tutta l’umanità
e la
proteggerebbe con la sua
ala incantata
TERESA (lo guarda sorpresa)
Oh, che poeta,
il mio vate
TERESA, mentre ROBERTO sorride,
si avvicina a MARCO con
espressione estasiata scimmiottando una fan di un personaggio
famoso. Lui le si allontana rendendosi conto di essere preso
in giro.
MARCO
Scherza,
scherza,
TERESA
Dai vatti a
preparare,
o farai tardi
MARCO
esce dalla cucina. ROBERTO prende una mela saluta TERESA e
mentre è sulla porta d’ingresso saluta a voce alta MARCO che è
in un'altra stanza.
ROBERTO (fc)
Ciao papà,
a stasera
ROBERTO esce e chiude la
porta. MARCO entra in cucina mentre
in camicia sta facendo il nodo alla
cravatta.
MARCO
Cia,
è andato via
TERESA
Perché volevi
dirgli qualcosa?
Sarà ancora
per le scale
MARCO
No, va bene
anche stasera
TERESA lo vede incerto con
il nodo. Gli si avvicina e lo
aiuta.
TERESA
Possibile che
voi maschi usate
la cravatta,
ma i nodi migliori
li sanno fare
le donne?
MARCO
È la
posizione.
Proprio qui
sotto il collo,
o hai uno
specchio,
o diventi
strabico
TERESA
Per me è solo
una scusa per
farsi
coccolare
MARCO (falsamente stizzito)
Allora mi hai
scoperto,
brutta strega
MARCO abbraccia TERESA che
all’inizio si fa stringere, poi si
stacca.
TERESA
Dai, che mi
devo
preparare
anch’io
MARCO esce dalla cucina e
dice.
MARCO (fc)
Oggi che turno
hai?
TERESA
Inizio alle
11:00,
quindi per la
cena ci penso io.
Prima di
uscire preparo
qualcosa
MARCO rientra in cucina
pronto per uscire.
MARCO
Ah, bene, così
se il tempo tiene
vado a dare
due racchettate.
Anche se sono
un po’ arrugginito
TERESA
Ma che dici,
secondo me sei
in gran forma
MARCO si
atteggia un po’.
MARCO
Lo pensi
davvero?
TERESA
Piuttosto
speriamo per ADRIANO
MARCO
Ma ti ho detto
che è una
sciocchezza
TERESA
Lo so,
ma è tanto
importante per
lui
MARCO
Su, su,
tranquilla.
Ci sentiamo
dopo
Poi continua ammiccante.
MARCO
Davvero, ho
ancora un
bel fisico?
TERESA lo guarda a
distanza e lo scruta meglio.
TERESA
Più che altro
mi sembri,
un bancario in
ritardo.
MARCO si riprende, guarda
l’ora, mentre TERESA ha preso la sua
giacca e lo accompagna quasi spingendolo
alla porta. MARCO
prende la giacca e comicamente allunga
le labbra per dare un
bacio a TERESA mentre si chiude la porta. TERESA guarda in
basso e vede una borsa da tennis quindi
la prende e apre la
porta nell’istante stesso suona il
campanello. Fuori la porta
c’è MARCO che velocemente le dà un bacio sulle labbra e dice.
MARCO
Era una scusa
la borsa
04 TERESA IN CUCINA
TERESA sente suonare un
cellulare, si guarda intorno e si dirige
verso le stanze dell’appartamento.
05 CAMERA DI PAOLA
Entra in camera di PAOLA e trova il cellulare della figlia sotto
un lenzuolo. Sul display appare il nome
di NADIA e TERESA risponde.
TERESA
Pronto?
NADIA
Dove sei?
PAOLA
A casa
NADIA (forte)
Ancora a casa!
Ma hai l’esame
TERESA
Scusa, tu sei NADIA vero?
NADIA
Ma sei impazzita,
fai finta di
non riconoscermi
TERESA
No, è che io
non sono PAOLA,
sono TERESA, la madre
NADIA (mortificata)
Oddio, Signora
mi scusi,
è che per
telefono avete
la stessa voce
TERESA
E sì,
ce lo dicono
tutti,
comunque, PAOLA è all’Università
e ha
dimenticato il cellulare
sul letto
NADIA
La solita
sbadata
TERESA
Un giorno
scorderà anche l’indimenticabile,
uscirà di casa
e rientrerà di corsa dicendo,
ops, scusate,
mi ero
scordata PAOLA
Sorridono entrambe.
NADIA
La lascio alle
sue cose,
sono quasi
arrivata in facoltà
TERESA
Anche tu sei
vicina alla laurea?
NADIA
No,io sono al
quarto anno
TERESA
Vedrai che anche per te volerà il tempo.
In men che non si dica ti troverai
la laurea in mano. E da lì poi
che comincia il difficile
NADIA
La devo
lasciare,
vuole che dica
qualcosa a
PAOLA appena la vedo?
TERESA
Che mi faccia
sapere l’esito,
anche con un
messaggino
NADIA
D’accordo, la
saluto, buona giornata.
TERESA
Buona giornata
anche a te,
e in bocca al
lupo per tutto
NADIA
Grazie,
viva il lupo
TERESA chiude la
comunicazione poggia il cellulare sul
comodino mostrando un lieve disappunto
sulla dimenticanza di
PAOLA. Esce dalla stanza.
06 BANCA INT.
GIORNO
UFFICIO DI MARCO
MARCO
Dai non ti preoccupare
ADRIANO
Tu dici?
MARCO
Ma sì, è una cifra ridicola,
hai una buona busta paga
ADRIANO
Credi che basti?
MARCO
E che pensi che ti debba chiedere
la casa a garanzia, per una
sciocchezza simile?
ADRIANO
No beh, ma se tu dici
che va tutto bene
MARCO (confidenzialmente)
Sai quante pratiche mi passano in mano,
e sapessi che cifre.
MARCO fa il gesto con
le dita.
MARCO
Che questa passa praticamente
inosservata. Fa così, fiuuuu
Fa il gesto con la mano che scivola
sull’aria..
ADRIANO (sollevato)
Speriamo.
Sai quant’è importante,
non è che voglio giocarmeli quei soldi.
Lo sai che,
MARCO (lo interrompe)
Lo so, lo so, sei un brav’uomo.
Ma adesso lasciami fare
il mio lavoro. Vedrai tra un
attimo sarò di ritorno
MARCO
si alza esce.
07 BANCA INT.
GIORNO
UFFICIO DI SERGIO
MARCO bussa, aspetta l’invito ed entra.
MARCO (amichevolmente)
Ciao
SERGIO,
esimio
direttore buongiorno
SERGIO al computer vede MARCO
e continua a lavorare al PC dando l’impressione di chiudere pagine private. Lo
guarda e dice.
SERGIO
Ciao MARCO
dimmi,
dimmi
pure
MARCO
Ti
disturbo per una sciocchezza.
ADRIANO,
mio cognato,
ti
ricordi te ne ho già
parlato,
ha chiesto un piccolo
prestito,
una sciocchezza,
solo
per evitare di sforare e
pagare
un eccesso di commissioni,
e
magari è un piccolo aiuto
in un
momento di crescita
SERGIO
(attento)
Bene, bene,
vediamo
MARCO mette la pratica
sulla scrivania di SERGIO che la comincia a leggere. Poi guarda negli occhi MARCO e gli dice.
SERGIO
Bene
MARCO (sorridendo)
Visto
te l’avevo detto che era
una
sciocchezza, una cosa da poco.
Pensa
che lui era così preoccupato,
come
se la banca fosse un orco che
Fa il gesto come
per ghermire.
SERGIO
(lo interrompe serio)
Sì,
va bene, se le garanzie
sono
sufficienti. E qui,
MARCO
C’è
una buona dichiarazione
dei
redditi, una busta paga.
Credo
che sia sufficiente
SERGIO
Ascolta
MARCO,
sai
anche tu che lassù,
nelle
alte sfere,
vogliono
garanzie,
garanzie
che garantiscano,
cose
reali, materiali
Poi con espressione
felina continua.
SERGIO
Questo
tuo cognato,
gran
brava persona
per
carità,
ma
per caso non ha un
appartamento,
un terreno
MARCO (dubbioso)
Ma
per quella cifra.
Forse
te n’è sfuggita
l’esiguità
E cerca di indicare
a SERGIO l’importo scritto sulla
richiesta.
MARCO
Vedi
SERGIO
Ma
certo che ho visto
MARCO
Appunto
e allora non credo che servano
SERGIO
(serissimo)
Cosa
credi che basti una mediocre
dichiarazione
dei redditi che
con
la crisi del lavoro che c’è,
tuo
cognato potrebbe dimezzare
i
fatturati domani,
non
che io mi auguri questo
ci
mancherebbe, ma il valore
del
denaro è fluttuante
SERGIO
fa il gesto con le mani e continua
SERGIO
Fluttua
tutta l’economia,
lo
sai meglio di me,
e
sarai d’accordo con me che
un’immobile
messo a garanzia
farebbe
correre questa pratica
come
un lampo. Senza intoppi
e
inutili perdite di tempo
MARCO
Quindi
senza altre garanzie?
Niente?
SERGIO
(paternalisticamente)
Non
dipende da me, da noi,
purtroppo
c’è in ballo la
sicurezza
dell’azienda,
del
tuo e del mio lavoro.
Non
possiamo rischiare.
In
questo momento storico poi.
MARCO lo sai che siamo al centro
del
mirino, nell’occhio del ciclone
MARCO
si riprende la pratica e rigira tra le mani la
dichiarazione dei
redditi di ADRIANO.
MARCO (sussurra)
Garanzie,
e sì,
garanzie,
sennò
niente aiuto,
puoi
anche morire
SERGIO
Ma
dai, non fare il drammatico,
non
muore nessuno, siamo noi
che
rischiamo di morire
se
diamo soldi a tutti su basi
inconsistenti.
Ma ti rendi conto
che
le banche stanno chiudendo!
MARCO
Vabbè,
adesso glielo dico.
vediamo
un po’
Si avvia alla porta, l’apre e SERGIO alza gli occhi dal PC.
SERGIO
MARCO,
una
casettina piccola,
un
box,
qualcosa
che ci dia,
MARCO rassegnato
Sì,
sì.
Garanzie
SERGIO
Bravo,
lo so che sai fare bene
il
tuo lavoro, sei uno dei
migliori,
e so anche che non fai
discriminazioni
e favori.
Qui
purtroppo non esistono
parenti
e amici,
qui
contano solo le,
MARCO (si sovrappone)
Garanzie
SERGIO
Esatto.
Ora fammi concentrare
su
questa pratica, che è
bella
complicata.
Ciao
a dopo
Mentre MARCO riordina le carte della pratica e la
riprende, SERGIO guarda il PC e sussurra tra sé.
SERGIO
150
metri quadrati
Si sfrega le mani.
SERGIO
Ah,
c’è anche il box,
non
lo sapevo, bene bene
MARCO
dalla porta lo guarda deluso, SERGIO alza lo sguardo,
vede MARCO ancora sulla porta, lo congeda con un
sorriso e torna
al suo PC.
08
UNIVERSITÀ EST. GIORNO
PAOLA esce dall’aula dell’esame e incontra tre sue amiche che le
chiedono l’esito. PAOLA mostra il cinque con
le dita aperte e le batte sulle mani delle altre.
PAOLA
È
fatta!
Venti e
anche questo
l’ho portato
a casa.
Ora
siamo a meno uno!
SONIA
(ironica)
Venti?
Lo
potevi rifiutare
PAOLA (ridendo)
E già,
mica sono scema!
Tutte ridono.
NADIA
Ho
sentito tua madre che ha
risposto
al tuo cellulare
PAOLA
la guarda in modo interrogativo.
NADIA (sorridendo)
Non ti
sei accorta di aver
dimenticato
il cellulare a casa
PAOLA si fruga in tasca
e in borsa.
PAOLA
Porca
miseria, è vero
NADIA
Mi ha
detto di ricordarti di telefonarle
NADIA porge il suo
cellulare a PAOLA.
NADIA
Tieni chiamala
con il mio
Il gruppetto si appresta a muoversi. PAOLA mentre sta componendo
un numero sul cellulare, nota un ragazzo avvicinarsi
sorridente.
DANIELA
(a PAOLA)
C’è MASSIMO
PAOLA si guarda in
giro.
SONIA
Non
vuoi incontrarlo?
PAOLA
No, è che
cercavo di vedere se
in giro
ci possono essere maschi
che
cercano di conquistarmi
SONIA
Sempre
geloso eh?
PAOLA
Uffa,
ieri
sera abbiamo fatto una
litigata
pazzesca,
pensavo
veramente che,
Fa il gesto di mani che
strozzano.
NADIA (allarmata)
Che
potesse farti del male?
PAOLA
Chi? MASSIMO? Tutt'al più lo
avrei strozzato io.
Lui non farebbe male a una mosca.
No, pensavo fosse finita
Intanto il gruppetto di ragazze incontra MASSIMO. Si salutano
e MASSIMO chiede a PAOLA come fosse
andato l’esame.
MASSIMO
Beh, com’è andata?
PAOLA è un po’freddina con MASSIMO.
PAOLA
Insomma, benino, mi ha dato venti
MASSIMO
Beh, mi sembra buono, no?
PAOLA
Mah, quasi quasi, lo avrei
voluto
rifiutare
PAOLA guarda le amiche che insieme a lei fanno un risolino.
Poi PAOLA guarda il cellulare
e si ricorda di qualcosa.
PAOLA
Non ho chiamato mia madre,
starà sui carboni ardenti.
Scusate, arrivo subito
Si allontana
leggermente ed effettua la chiamata.
PAOLA
Ciao mamma,
sì tutto bene,
solo venti,
ma va benissimo,
certo, ok,
me ne sono accorta,
passerò a casa a prenderlo,
poi ti faccio sapere,
a dopo,
ciao,
ti voglio bene anch’io
09 OSPEDALE
INFERMERIA INT. GIORNO
TERESA chiude la telefonata con PAOLA.
TERESA
Ah, meno male,
un esame in meno
BARBARA
Bene, allora la laurea si avvicina.
Quanto ha preso la dottoressa
PAOLA Monti?
TERESA
Si avvicina, fra poco le daranno
la laurea per raggiunti limiti di età.
Comunque, ha preso venti, un po’
pochino. Ma l’esame era veramente
impegnativo
BARBARA
L’importante è averlo superato,
i voti contano poco
TERESA
Oddio, contano, contano,
BARBARA
Quello che conta è l’amore
e la passione che si mette
nel lavoro
Poi continua
sussurrando, in confidenza.
BARBARA
Prendi a esempio il dott.Freis
BARBARA sussurra il nome all’orecchio di TERESA.
BARBARA
Quello ha preso sempre dei
voti molto bassi, eppure è
bravissimo. Quindi vedi bene
che il voto conta poco
BARBARA (continua)
Forse per chi vuole fare
il ricercatore, i voti alti danno
più possibilità,
ma per chi vive sul campo,
come noi, contano altre cose.
E lo sai meglio di me
TERESA
Forse hai ragione
BARBARA
Dopo la laurea che farà?
Aprirà uno studio tutto suo?
TERESA
Eh, magari. Ci vuole un
bell’investimento
BARBARA
Uno studiolo piccolo
TERESA
Secondo me la cosa migliore
sarebbe trovare un posto in
uno studio di veterinaria
già avviato e fare esperienza.
Poi, chissà,
BARBARA
Ma con tuo marito in banca
non riuscite ad avere un mutuo,
un finanziamento
TERESA
Con MARCO? Lui non vuole investire
su attività che non hanno una
solida base per riuscire,
e per lui veterinaria non è
una professione che possa garantire
un’entrata da assicurare il
pagamento delle rate.
Lo sai quant’è fissato
sul non volere debiti
BARBARA
Ma stai scherzando,
il settore del pet è sempre stato
in attivo. La gente rinuncia
a qualche capriccio pur di
comprare la marca che piace al
proprio cane o gatto
TERESA
Dillo a me, LAYLA,
sai la nostra cagnolina,
mangia solo quella marca,
e se non la trovo sotto casa,
uff, devo fare il giro delle
sette chiese pur di trovarla.
Forse l’abbiamo viziata troppo.
Ma sai, sono come dei bambini,
tutto il bene che gli dai
te lo restituiscono con gli interessi
Suona
il campanello di una delle stanze di degenza. BARBARA guarda su di un display
il numero del letto che ha chiamato.
BARBARA
Beh, parli dei bambini.
E mi sa che ne sta arrivando un altro
TERESA
Sta per schiudere un altro bell’ovetto
BARBARA
E la sorpresa la conosciamo già,
una bella femminuccia
TERESA e BARBARA prendono alcune cose ed escono
dall’infermeria.
10 BANCA UFFICIO MARCO INT. GIORNO
Si apre la porta dell’ufficio, MARCO entra e si siede, ADRIANO lo guarda. MARCO sta per parlare, quando si sente bussare alla porta. MARCO alza lo sguardo e vede la porta che si apre, e dallo
spiraglio appare il volto di CRISTINA, la segretaria del Direttore, con
espressione di urgenza che senza aspettare l’invito a entrare, entra decisa con
una pratica in mano.
CRISTINA(ad ADRIANO con finto
dispiacere)
Mi scusi per l’intrusione,
ci vorrà solo un istante.
Grazie
ADRIANO sorride
annuendo.
CRISTINA (a MARCO diretta)
Il Direttore dice che manca
solo la tua firma per chiudere
questa pratica
MARCO (costernato ad
ADRIANO)
Scusa, solo un momento
Prende il fascicolo
dalle mani di CRISTINA, lo legge e chiede.
MARCO
Ma, abbi pazienza,
non mancano quelle altre
garanzie richieste?
CRISTINA un po’ impacciata, nervosa ma decisa.
CRISTINA
Il Direttore ha detto che è
tutto a posto,
manca solo la tua firma.
Ne è stato già discusso
Poi con velata complicità.
CRISTINA
Ricordi, vero.
MARCO in stato di frustrazione.
MARCO (borbottando tra
sé)
Tutto a posto,
e sì ne abbiamo discusso.
MARCO
firma, richiude la cartella e la fa prendere a CRISTINA
che saluta con un
gesto ed esce. MARCO piega la testa
sulla
scrivania.
ADRIANO
MARCO, che c’è,
tutto bene?
MARCO rialza la testa e cerca di darsi un
contegno.
MARCO (stizzito)
Tutto bene,
e come no,
tutto bene
ADRIANO
Allora è passato
MARCO
Eh, come no
ADRIANO
Non mi sembri convinto
MARCO reagisce come se la colpa fosse di
ADRIANO.
MARCO
Convinto che qui si sta minando
l'integrità di questa banca.
Tu non lo sai ma stai per
creare un mondo di bancari
disoccupati.
Stai cercando di mettere me e
la
mia famiglia sul lastrico?
ADRIANO (sbigottito)
Ma sei impazzito?
MARCO (sarcastico)
Ti sembro forse pazzo perché
cerco
di difendere la mia famiglia da
persone come voi, che volete
il nostro denaro per fare la
bella vita. Eh!
Poi serio e dispiaciuto continua.
MARCO
Scusa ADRIANO,
è che certe volte non so più
cosa sto facendo, con chi
sto lavorando e per chi lo sto
facendo.
Sono circondato da iene,
da sciacalli con l’acquolina
in bocca mentre sognano di
accaparrare ogni cosa
ADRIANO (confuso)
Scusa ma non ti seguo,
veramente
MARCO come svegliatosi da un incubo.
MARCO
No, no scusami tu,
è che vedi,
Poi ci ripensa e continua.
MARCO
Beh, lasciamo perdere
MARCO (guarda negli
occhi ADRIANO)
Comunque, alla fine della
fiera,
devi mettere l’appartamento a
garanzia
ADRIANO (deluso)
Mi avevi assicurato che la
dichiarazione dei redditi ,
MARCO (scimmiottando
SERGIO)
La dichiarazione dei redditi,
con la crisi del lavoro che
c’è,
ti si potrebbe dimezzare
domani,
non che io mi auguri questo,
ci mancherebbe, ma oggi è così,
domani chissà.
Vedi, l’economia fluttua
Continua a scimmiottare SERGIO.
MARCO (continua)
Capisci, sei fluttuante caro
amico mio.
E quindi anche tu sarai
d’accordo
con me che un’immobile messo a
garanzia farebbe correre questa
pratica come un lampo,
senza intoppi e inutili perdite
di tempo
ADRIANO
Ma MARCO, l’appartamento proprio no.
Mi pare eccessivo
MARCO (ribadisce)
Esatto! Proprio no,
proprio eccessivo
MARCO si alza in piedi e fatto il giro della scrivania si avvicina
ad Adriano e lo invita ad alzarsi
MARCO
ADRIANO, amico mio,
cerca di non andare scoperto.
Sarà un po’ dura,
ma sempre meglio che avere
sulla testa
una spada di Damocle
MARCO (con un po’ di
ottimismo)
Ma non demordiamo,
vedrai che qualcosa cambierà.
Le cose si aggiusteranno,
aspettiamo un po’,
magari fra qualche mese
ADRIANO
Scusa se ti ho fatto
perdere tempo
MARCO
Sono io che devo scusarmi per
non a
ver valutato tutte le possibili
varianti impazzite che una
richiesta
di denaro genera.
Sono stato poco attento,
troppo fiducioso
Si stringono la mano e si abbracciano.
ADRIANO
Ciao, saluta TERESA
MARCO
Ciao ciao,
grazie,
anche te saluta Maria
MARCO (continua)
ADRIANO, organizziamo una
cenetta, è un po’ che non
stiamo insieme
ADRIANO (annuendo)
Certo, certo, lo dico a Maria.
Lo sai meglio di me che alla
fine
decidono e organizzano loro
Sorridono entrambi e MARCO chiude la porta del suo ufficio. Si
siede e imprecando getta con rabbia la pratica di
ADRIANO nel
cestino. Le mani sul viso che esprime
disorientamento e rabbia.
Poi riprende la pratica dal cestino, la guarda e
dice a voce
alta.
MARCO
Ma non finisce qui,
e no,
non deve e non può finire qui
Ripone la pratica in un cassetto.
11 IPPOTERAPIA EST.GIORNO
ROBERTO arriva all’associazione e saluta i suoi colleghi poi si
incammina verso una giovane signora con un bambino Fabio intorno agli 8 anni
con la sindrome di down. Sorridendo si rivolge a Fabio.
ROBERTO
Ciao grande cavaliere.
Oggi cavalcheremo insieme fino
ai confini del mondoooo
Fabio ricambia nel suo
modo. ROBERTO poi saluta la madre di
Fabio che gli dice.
MARTA
Ciao ROBERTO. Eh, oggi non
è giornata. L’ho quasi dovuto forzare.
Lo sai quanto ama i cavalli,
gli ho dovuto giurare che c’eri tu.
E sinceramente quando ti ho visto,
uff, ho visto anche il sole
nei suoi occhi
ROBERTO a questo punto si disinteressa di Marta e si concentra
su Fabio. Lo prende
per la mano e si avviano verso l’interno.
Dopo tre passi ROBERTO si ferma e dice a Fabio.
ROBERTO
Beh, non si saluta la mamma
Fabio si gira e saluta meccanicamente con la mano.
ROBERTO
Oh, ma quanto entusiasmo.
Vai subito a darle un bacio
Fabio a suo modo va da Marta che lo bacia, poi torna da
ROBERTO. I due per mano si allontanano mentre ROBERTO dice.
ROBERTO
Caro Fabio, ora ti dico un segreto,
mi raccomando è un grosso segreto.
Oggi cavalcheremo nella prateria
insieme agli indiani
Guarda il bimbo che non sembra entusiasta, quindi continua.
ROBERTO
Forse preferisci galoppare
sulla Via Lattea?
Fabio si ferma lo guarda e annuisce. ROBERTO in modo
trionfante.
ROBERTO
Bene, allora oggi selleremo
Pegaso il bianco cavallo volante
ROBERTO guarda con attenzione più avanti, come per cercare
conferma a quanto ha detto (ci sono dei cavalli ma non
bianchi). Poi continua.
ROBERTO
Beh, se non è proprio bianco fa
lo stesso, no?
FABIO lo guarda.
ROBERTO (alzando un po’la
voce)
Bene, allora,
universo,
stiamo arrivando
Alza un braccio del bimbo in segno di trionfo, poi come se
avesse fatto qualcosa di sbagliato, si guarda indietro verso
Marta e con complicità, abbassandosi verso il bimbo, gli dice.
ROBERTO
Sssshhh, è un segreto.
Dai batti il cinque
I due si danno il cinque mentre ROBERTO fa un dolce cenno
d’intesa con Marta, sollevata.
12 GIARDINO
PUBBLICO PRATO EST. GIORNO
Su di un
prato il gruppetto parlotta. Si avvicina un giovane
(Riccardo)
che li saluta, è un collega universitario. PAOLA si
irrigidisce e
guarda MASSIMO di sottecchi.
PAOLA (alzandosi)
Ciao ragazzi, io vado
MASSIMO
Dove?
PAOLA
Ho dei colloqui di lavoro
MASSIMO
Ti accompagno
PAOLA
No, no.
Stai pure
MASSIMO non sente
ragioni, si alza, saluta tutti e prendendo
per mano PAOLA si avvia con lei.
12 GIARDINO
PUBBLICO VIALETTO EST. GIORNO
MASSIMO
Devo parlarti
Mentre
camminano PAOLA dice a MASSIMO.
PAOLA
Che mi vuoi accusare di a
ver provocato anche lui?
MASSIMO
Lui chi?
PAOLA
Riccardo
Poi continua
con acidità.
PAOLA
O con qualsiasi altro maschio
nelle vicinanze
MASSIMO (la ferma e dice)
Dai non fare
così.
ne abbiamo
già discusso
PAOLA
Ma non mi sembra di aver raggiunto
qualche risultato
MASSIMO
Non è vero, ci ho riflettuto tanto,
e sono giunto a una conclusione
Silenzio.
PAOLA (serissima)
Allora? Quale?
MASSIMO la guarda dritto negli occhi per qualche secondo.
MASSIMO
Che, che sono un cretino
PAOLA (acida)
Questa non è una novità
Poi, un
leggero sorriso si manifesta sulle labbra dei due
ragazzi.
MASSIMO
Sto rischiando di perderti per,
per,
PAOLA
Perché appunto sei un cretino,
e questa tua maledetta gelosia
mi offende! Mi consideri un’ochetta
scema che va a stuzzicare tutti i
maschi del mondo? O pensi che io
sia una tua proprietà?
MASSIMO
Dai non ricominciamo,
ieri sera mi sembrava che ci
fossimo chiariti
PAOLA
Io mi sono chiarita e ho
capito che così non può
continuare
MASSIMO
Lo so, e io non posso pensare
di finire questa storia
PAOLA
Ma se non cambia qualcosa,
anzi è solo questa maledetta cosa
che deve cambiare
MASSIMO
Cambierà, te lo giuro
PAOLA
Me lo hai già detto e ridetto,
poi alla prima occasione
si ricomincia
MASSIMO
Questa volta però
PAOLA (lo interrompe e lo guarda fiso)
Questa volta è l’ultima volta.
Non ci saranno altre possibilità.
O cambi tu,
o cambio io aria
MASSIMO
Vedrai, ora ho capito.
Lo sai che ti amo
PAOLA
Lo so, ma non basta.
Oltre all’amore ci deve essere
il rispetto e la fiducia.
Anch’io ti amo, ma voglio essere me
stessa anche quando ci sei tu
e gli altri.
Voglio essere sempre felice di
incontrarti senza dover essere un'altra
se è presente un uomo che tu vedi
come avversario.
Tu sei il mio uomo,
te lo vuoi mettere in testa?
MASSIMO (scherzosamente)
Allora tu mi consideri una
tua proprietà?
Poi vedendo
l’espressione perplessa di PAOLA, sorridendo
continua.
MASSIMO
Dai scherzavo
Le si
avvicina e la bacia sulle labbra. Lui morbidamente, lei
invece rimane
con le labbra indurite, serrate. Poi appena i
visi si sono
allontanati PAOLA lo guarda fisso negli occhi,
poi
addolcendo lo sguardo.
PAOLA
Brutto pezzo di cretino
E lo bacia
con più passione.
PAOLA
Ora devo andare o farò tardi
MASSIMO
Ti accompagno
PAOLA
No, lo sai che preferisco
affrontare da sola questi colloqui.
E non insistere
MASSIMO (vinto)
Ok. A che ora ci vediamo
stasera?
PAOLA
Ti telefono dopo.
Non lo so,
sono un po’ stanca
MASSIMO
Dai facciamo qualcosa insieme.
Dopo che ho finito le prove
con il gruppo potremmo vederci.
Sai hanno aperto quel nuovo
locale in centro
PAOLA
Non lo so,
anche Giorgia stava organizzando
qualcosa,
poi ti faccio sapere
MASSIMO
Come fai? Sei senza telefono
PAOLA
Passerò dopo a casa a riprenderlo.
Certo oggi è proprio una giornata
da fare di corsa
MASSIMO
Per questo sarebbe meglio che
ti accompagnassi
PAOLA lo guarda con
rimprovero. MASSIMO non insiste. Si salutano
baciandosi velocemente e si separano. PAOLA
mentre va via pensa.
PAOLA (fc)
Stai sulle spine eh,
ma questa è una piccola punizione
te la meriti, mio stupido amore
13 OSPEDALE INT GIORNO
MEDICHERIA
TERESA e BARBARA entrano in medicheria mentre ancora si stanno togliendo
gli abiti sterili.
BARBARA
È sempre una grande emozione quando
vedo una nuova vita venire al mondo,
non riesco a farci l’abitudine
TERESA
Ogni volta per me è come assistere
a un miracolo
BARBARA
Io ricordo ancora quando vidi uscire
i miracoli dalla tua di pancia
TERESA
E sì, non riuscivano ad arrivare.
Tanti anni di attesa,
e poi quando le speranze erano
al lumicino, lo sai che
avevamo ormai deciso di
adottare un bimbo
BARBARA
Invece, prima uno poi l’altra.
Ti sei regalata due splendidi
figlioli
BARBARA (continua)
E tutti e due nelle mie mani.
Ricordo ancora lo sguardo preoccupato
che mi facesti appena nato ROBERTO,
e quando ti feci l’occhietto,
mi regalasti uno dei sorrisi
più belli del mondo
TERESA
Non saprei vivere senza,
e già il pensiero che un
giorno possano lasciare la
casa per vivere da soli
BARBARA
Ci farai l’abitudine,
mica scompaiono.
Anche per me non è stato facile,
poi lo sai i miei tre pargoli
se ne sono andati presto,
e tranne Manuel che sta all’estero,
alla fine, me ne ritrovo sempre uno
che gira per casa.
dopotutto non se ne vanno mai
completamente.
sono come le rondini,
il loro nido non lo scordano mai
TERESA
Poi io ho il mio metodo,
come il violino di Frankenstein junior
attira il mostro,
io ho il ciambellone.
Basta che sparga la voce e
il suo profumo, che arrivano
annusando l’aria come cagnolini
che cercano l’osso
TERESA mima l’annusare e scimmiottando i figli dice.
TERESA
Sniff, sniff,
mamma, mamma,
hai fatto il ciambellone?
TERESA (continua)
Vederli felici come bambini
per una così piccola cosa,
mi mette di buon umore e
mi fa iniziare bene la giornata
BARBARA
Mi parli sempre di questo
ciambellone, ma io ancora dopo
tutti questi anni non sono
ancora riuscita ad assaggiarlo
TERESA
E che ci vuoi fare,
lo divorano.
Ma la prossima volta ne faccio due.
Giuro. E uno lo porto qui per te
BARBARA
Perché non mi dai invece
la ricetta
TERESA (seria)
Ma che dici.
La ricetta è segreta.
Poi dovrei ucciderti
Si guardano, poi entrambe ridono.
14 CAMPO DA TENNIS EST GIORNO
Dopo una rincorsa verso una palla corta, MARCO si appoggia
ansimante alla rete e dice.
MARCO
Certo che ho sposato una gran bugiarda.
15 CUCINA INT SERA
TERESA in cucina sforna qualcosa
dal forno, LAYLA è incuriosita si avvicina a TERESA, ma viene distratta e si avvia scodinzolante verso la
porta di ingresso. ROBERTO apre la porta ed
entra in casa. Mentre si toglie lo zainetto è attirato da un odore proveniente
dalla cucina, e sembra sniffare l’aria. Si abbassa per accarezzare LAYLA e rivolto verso la cucina a voce alta.
ROBERTO
Ciao Mamma,
Finalmente hai
fatto il ciambellone
TERESA (fc incredula ma allegra)
Finalmente?
Ma se non faccio
altro.
Anche l’altra
settimana
Nel mentre ROBERTO è entrato in cucina e abbraccia la madre salutandola.
TERESA (affettuosa)
Ciao amore mio,
Pensa che questa
volta raddoppio
ROBERTO
Mi sfugge la
festa di qualcuno?
Ah, sì, il mio
compleanno
TERESA
Che stupido
goloso che non sei altro.
Non è il tuo
compleanno.
Voglio fare una
sorpresa a BARBARA.
È da tanto tempo
che le narro del
mio mitico
ciambellone, che
è arrivato il
momento di farglielo
assaggiare.
TERESA (dubbiosa)
E se poi non le
piace?
ROBERTO
Impossibile.
Beh,se rimane delusa
fattelo
riportare che ci penso io
Entrambi
sorridono.
ROBERTO
Chi c’è in casa?
TERESA
Io e te,
a momenti
arriveranno
vedrai.
È quasi pronto
16 INGRESSO INT SERA
LAYLA va verso la porta di
ingresso mentre si sente la serratura scattare. Entra MARCO con il borsone da tennis che poggia in terra e accarezza LAYLA che aveva approfittato della mano bassa di MARCO per cercare coccole.
MARCO ( a voce alta verso la cucina)
Sono tornato
TERESA (fc)
Ciao amore siamo
in cucina
MARCO rivive un breve
flash back della mattinata in banca e la faccia sconsolata di ADRIANO, e muta
la sua espressione da sorridente a crucciata.
MARCO
Seguo il profumo
e vi raggiungo
17 CUCINA INT SERA
MARCO entra in cucina e va
da TERESA
che ricambia il suo bacio sulle labbra.
ROBERTO
Ciao papà
MARCO
Ciao ROBERTO
TERESA (a MARCO con leggera
preoccupazione)
Allora com’è
andata?
MARCO (fingendosi distratto da qualcosa in cucina)
Ah, bene, come
al solito.
Comunque, avevi
ragione
MARCO si avvicina a TERESA con
aria spavalda.
MARCO
Non per vantarmi
ma sono
ancora in gran
forma.
Sono fatto per
il tennis
MARCO si interrompe come
se avesse da compiere un’improrogabile faccenda.
MARCO prende la via dell’ingresso mentre dice.
MARCO
A proposito vado
a
mettere i panni
in lavatrice
18 INGRESSO INT SERA
MARCO Raccoglie la borsa da tennis, mentre TERESA, che lo aveva
seguito lo ferma decisa.
TERESA (seria)
Ma quando mai
hai fatto il bucato?
Non sapresti
neanche accenderla
la lavatrice.
MARCO cosa stai cercando di
nascondermi?
Che cos’è
successo?
MARCO (
In effetti non è
successo niente.
Niente di niente
Sarebbe dovuto
succedere qualcosa,
ma non è
successo niente
TERESA
Non dirmi che
centra ADRIANO
MARCO annuisce.
TERESA (basita)
Come, una
pratica facile facile
MARCO
E lo so.
Ma mancano delle
garanzie e
mi devi credere,
Sono più
sbigottito di te.
Ma niente,
addirittura la
casa a garanzia
è sinceramente
inaccettabile
TERESA (rammaricata)
E ADRIANO come
l’ha presa?
MARCO
Così, sai quanto
è bravo ed
educato quel
ragazzo.
Gli ho detto di
cenare insieme
una sera di
queste
TERESA
Certo, hai fatto
bene.
Domani chiamo
Maria e
ci organizziamo
TERESA abbraccia MARCO.
TERESA (comprensiva)
Sono sicura che
ce l’hai messa tutta
MARCO (con frenata veemenza)
Io ci ho
provato,
Mi sono però
sentito in battaglia
Contro i mulini
a vento,
Ci teneva tanto
ADRIANO
TERESA
Ok, adesso vatti
a mettere comodo,
tra poco è
pronta la cena
TERESA fa per andare in cucina, si gira verso MARCO e gli dice.
TERESA (sorridendo)
E lascia stare
quella borsa.
Ci penso io
MARCO (rispondendo al sorriso)
Come sempre
TERESA mentre si dirige verso la cucina pensa ad alta voce.
TERESA
Strano che
Paoletta ancora
non è tornata. E
nemmeno si è
fatta sentire
19 CUCINA INT SERA
TERESA (a ROBERTO)
Hai sentito PAOLA oggi?
ROBERTO (pensando alla risposta)
Riflettendoci
bene in effetti
oggi non l’ho
sentita
TERESA (mentre prende il suo cellulare)
Provo a
chiamarla
TERESA mette il vivavoce
al telefono che poggia sul tavolo e continua a cucinare. Dal cellulare arriva
il messaggio di telefono spento o non raggiungibile. Mentre TERESA si accinge a spengere il telefono, suona il campanello
della porta di entrata. TERESA con un sospiro
di sollievo si avvia all’entrata.
MARCO dal bagno urla.
MARCO (fc)
Hanno suonato,
Sono in doccia
TERESA (in risposta a MARCO)
Ho sentito, vado
io
Poi
continua tra sé.
TERESA (pensando a PAOLA)
Come al solito
avrà dimenticato
le chiavi. Ma
dove ha la testa
20 INGRESSO INT SERA
TERESA parla mentre apre la porta.
TERESA
È tornata la
smemorata
Sull’uscio invece di PAOLA c’è MASSIMO con aria preoccupata.
MASSIMO (nervoso parla a mitraglia)
Buonasera
signora.
Scusi il disturbo,
è che non
riesco a parlare
con PAOLA.
So che è un po’
arrabbiata,
ma non mi
risponde al telefono,
così ho pensato
di passare
TERESA un po’ delusa di
non aver aperto a PAOLA, sorride a MASSIMO.
TERESA
Vieni.
Entra, Paoletta
non è ancora
tornata, ma sarà
qui a momenti.
Entra
MASSIMO entra e TERESA prima di chiudere dà un’occhiata sul pianerottolo, come
sperasse in uno scherzo dei ragazzi.
TERESA (a MASSIMO)
Puoi fermarti a
cena se vuoi.
È quasi pronto
MASSIMO
Non vorrei
disturbare
TERESA
Ma dai.
Sei di famiglia
21 CUCINA INT SERA
TERESA
e MASSIMO entrano in cucina.
TERESA
Guarda chi è
arrivato?
ROBERTO si gira verso di loro.
ROBERTO
Ciao Massimì.
Ma dov’è PAOLA?
Stavate insieme
no?
MASSIMO
L’ho vista dopo
l’esame.
E poi non mi
risponde né alle
Chiamate né ai
messaggi
ROBERTO
Avete litigato?
MASSIMO
No, cioè sì. Ma
sembrava le
fosse
passata, e
invece sembra
sparita
MASSIMO si interrompe
perché MARCO entra in accappatoio. MARCO aveva sentito quanto detto da MASSIMO, si guarda in giro e non vedendo PAOLA sembra collegare le cose.
MARCO (un po’ allarmato)
Chi non
risponde? Sparita?
PAOLA? Di solito al primo
squillo,
TERESA all’improvviso lascia ciò che stava facendo ed esce dalla
cucina.
MARCO la vede e rimane interdetto.
MARCO (a TERESA)
Ma che succede?
Ti vedo
preoccupata,
Mi devo
preoccupare?
TERESA (fc)
No, è tutto a posto
deve solo verificare
22
STANZA DI PAOLA INT SERA
TERESA
Ecco perché non
risponde al cellulare.
È qui, ed è pure
scarico
23 CUCINA INT SERA
TERESA torna in cucina e mette il cellulare di PAOLA in carica. Prova ad accenderlo ma deve aspettare che la
carica del cellulare lo permetta.
Nel
mentre MASSIMO dice.
MASSIMO
Eppure, mi aveva
detto che
sarebbe passata
a riprenderlo
nel pomeriggio
TERESA è ormai in allarme, si avvicina ai
fornelli e li spegne.
TERESA (serissima a tutti)
Io non voglio
allarmarmi né
allarmare voi,
ma dobbiamo
cercare PAOLA.
Chiamiamo i suoi
amici
TERESA (a MASSIMO)
Tu conosci
meglio di noi
gli amici
dell’università
MASSIMO
Certo
TERESA (categorica continua)
Bene, chiamali
Poi si rende conto di essere stata dura con MASSIMO, così lo accarezza
in volto con affetto.
TERESA
ROBERTO anche tu chiama
ROBERTO
Sto cercando
nella rubrica.
Hai pensato a
qualcuno in
particolare?
Il cellulare di PAOLA emette un suono che per un istante sembri
fermare il tempo con gli sguardi di tutti rivolto verso quell’oggetto.
MASSIMO
Si è caricato un
po’.
Forse potremmo
accenderlo
TERESA prende il cellulare
e lo accende. TERESA dopo aver visto qualcosa
sullo schermo, con un leggero sorriso guarda MASSIMO e gli dice.
TERESA (a MASSIMO)
Non ha neanche
una password.
Dovresti fidarti
di più di
questa ragazza
Da cellulare arrivano messaggi audio di numerose
notifiche.
TERESA
Decine di
messaggi
MASSIMO
Sì anche i miei.
Ma non li ha
letti
MARCO (un po’ irritato)
Certo il
telefono era a casa,
come pensi che
potess,
Il cellulare squilla nelle mani di TERESA che colta alla sprovvista
per poco non lo fa cadere. Legge sul display il nome di NADIA.
TERESA
È il numero di NADIA.
TERESA (risponde)
Pronto
NADIA (irritata e preoccupata)
Ce l’hai fatta a
rispondere.
Avrò chiamato
mille volte.
Ma sei scema a
sparire così
TERESA (interrompendola)
NADIA sei tu?
Io sono TERESA e PAOLA
ancora non è
rientrata,
e siamo un po’
in apprensione.
Il suo cellulare
è qui, e
speravo fosse
lei che
telefonasse dal
tuo
NADIA
Sparire così
senza avvertire
non è da PAOLA
TERESA
Avevate un
appuntamento?
NADIA
Non proprio, ma
ci
sentiamo decine
di volte
al giorno e oggi
no
TERESA
Tu non sai chi
ha potuto vedere
nel pomeriggio,
io non so che fare
non so chi
chiamare
NADIA
Signora TERESA faccio un giro
di telefonate
con gli amici
e cercheremo di
trovarla
TERESA
Grazie NADIA
come ci sono
novità ci
sentiamo.
Grazie, Grazie,
a dopo
TERESA chiude la telefonata.
TERESA (a ROBERTO e MASSIMO)
So che sembrerà
inutile,
ma vi va di fare
un giro nell’isolato
e vedere se c’è
la macchina parcheggiata,
magari,
TERESA (continua sorridendo nervosamente)
,si è
addormentata sul sedile
ROBERTO
Sì che stupidi
perché
non ci abbiamo
pensato prima
ROBERTO (a MASSIMO)
Dai andiamo, non
dovrebbe
aver
parcheggiato lontano
e magari è come dice
mamma
MASSIMO e ROBERTO si dirigono all’uscita ed escono parlottando tra loro. MARCO è in balia della tensione e guarda TERESA in cerca di certezze.
MARCO
Allora che
facciamo?
TERESA
Aspettiamo che
tornino i ragazzi,
intanto vieni,
mangia qualcosa
mentre io do
un’occhiata
al cellulare,
magari, boh non lo so.
Se non troviamo
nulla chiameremo
gli ospedali
MARCO (spaventato)
Gli ospedali!
Mi sembra
esagerato
TERESA
Che altro
possiamo fare?
Ho una
sensazione strana
MARCO per favore stammi vicino
MARCO (tranquillizzante)
Ma dai vedrai,
avrà trovato
traffico
TERESA
È troppo tardi,
ormai
dovrebbe essere
qui, oppure
dovrebbe già
aver trovato il modo di
avvertire del
ritardo
TERESA si appresta a
mettere la frittata su di un piatto per MARCO.
MARCO
Non ho fame,
mi sento
impotente non
so che fare
TERESA lascia il piatto,
prende il cellulare di PAOLA e lo dà a MARCO
TERESA
Tieni, vedi se
ci sono
numeri per noi
utili.
Forse degli
appuntamenti
che aveva nel pomeriggio?
Io vado a vedere
se nel computer
ci sia qualche
riferimento.
E speriamo che
non ci sia password
neanche lì
TERESA esce dalla cucina e
va in camera di PAOLA. Stacchi veloci sui due
(CUCINA CAMERA PAOLA)che tra il telefono e
computer cercano di rintracciare informazioni utili.
24 CUCINA INT SERA
TERESA entra in cucina. MARCO la
guarda con speranza.
MARCO
Trovato niente?
TERESA
Niente, tu?
MARCO (deluso)
No, macché,
non so neanche
cosa cercare
TERESA (decisa)
Ok, aiutami a cercare
i numeri
degli ospedali
MARCO sembra assente.
TERESA(con decisione)
Forza, sveglia,
MARCO sembra riaversi.
MARCO
Sì,sì.
Gli ospedali
25 EST. NOTTE IN STRADA
ROBERTO e MASSIMO si sono divisi e girano nel
quartiere in cerca dell’auto di PAOLA, dopo un po’ si rincontrano davanti al portone. Parlottano
tra loro e dalla mimica si evince che non hanno trovato l’auto. ROBERTO con le chiavi apre il portone ed entrambi vi entrano.
26 INGRESSO INT NOTTE
MASSIMO e ROBERTO entrano in
casa.
ROBERTO
Mamma siamo noi,
TERESA dalla cucina.
TERESA (fc)
Trovato l’auto?
ROBERTO
No mamma. Ti
avrei chiamata
I
due ragazzi si dirigono in cucina.
27 CUCINA INT NOTTE
TERESA (al telefono)
Grazie comunque,
se dovesse
sapere qualcosa
può gentilmente
richiamarmi,
grazie, grazie.
questo era
l’ultimo
TERESA si mette per un attimo le mani sul volto, poi si alza in
piedi e quasi solennemente dice.
TERESA
Non ci resta che
andare dai carabinieri
e denunciare la
scomparsa
ROBERTO
Prima dovremmo
chiamare gli ospedali
TERESA
Io e tuo padre
li abbiamo
chiamati tutti
quelli in
zona, nessun
riferimento
a una ragazza
sul tipo di
PAOLA è stata al pronto
soccorso
ROBERTO si attiva e mentre si reca nella stanza di PAOLA dice a TERESA
ROBERTO
dovremmo portare
delle foto di PAOLA
TERESA
Sì, sì. Giusto.
Guarda nel pc e
stampane
qualcuna dove si
veda
ben,
MASSIMO segue ROBERTO.
MARCO quasi balbetta tra sé.
MARCO
Carabinieri,
scomparsa,
PAOLA, scomparsa,
TERESA si pone davanti a MARCO e
lo scuote.
TERESA (veemente)
Insomma ti vuoi
alzare e
fare quello che
un capo famiglia
fa in questi
casi?
MARCO scosso la guarda come se la vedesse per la prima volta,
poi torna in sé e cercando di assumere un aria decisa chiede.
MARCO
Che devo fare?
TERESA cerca di parlare con calma.
TERESA
Adesso andiamo
tutti dai carabinieri e tu
che sei – con
enfasi- il capo famiglia
prendi in mano
la situazione e fai
ricercare subito
tua figlia.
TERESA guarda fisso MARCO che
non sembra aver la possibilità di prendere il comando delle operazioni.
TERESA (con fermezza)
MARCO sei un maschio e
staranno a
sentire più
a te che a una
madre
spaventata.
Va bene? Diamoci
tutti una
svegliata!
TERESA (rivolta verso camera di PAOLA)
Ragazzi avete
trovato delle foto?
MASSIMO (fc)
Sì signora un
paio
ROBERTO (fc)
Ora le stampo
TERESA fa per avviarsi verso la stanza di PAOLA, poi si ferma e quasi si lascia cadere su una sedia,
provata anche lei da tanta ansia. MARCO le si
avvicina come temesse un malore della moglie.
MARCO (preoccupato)
Che c’è non ti
senti bene?
TERESA
È tutto a posto,
sto solo
riflettendo
MARCO
Se non te la
senti andiamo io
e i ragazzi.
Puoi aspettare
qui, magari
paoletta rientra
TERESA
No, no.
Sono pronta
TERESA si alza e seguita da MARCO
va nella camera di PAOLA.
28 CAMERA PAOLA INT NOTTE
TERESA e MARCO entrano in
camera. la stampante ha appena finito di stampare una fotografia di PAOLA. ROBERTO la prende in
mano e la mostra alla madre.
ROBERTO
In questa è proprio lei,
le sue espressioni caratteristiche,
la faccia da
impunita
TERESA (frenando la commozione)
Dai, non fare lo
stupido.
Però sì è
proprio lei,
la mia paoletta
(PPP
occhi di TERESA gonfi di lacrime)
29
STAZIONE DEI CARABINIERI EST NOTTE
MARCO suona al campanello
dei Carabinieri. Si fa attendere la risposta.
MARCO
Non ci sono
TERESA
Ci sono le luci
accese.
Poi sono
carabinieri, non hanno orario
MARCO
Allora, che
aspettano.
Questi sembrano
averlo
un orario
Mentre
sta per premere di nuovo il campanello, una voce maschile risponde al citofono.
BARBARA
Finalmente
CITOFONO
Sì, buonasera.
Come posso
esservi utile?
MARCO
Buonasera,
dovremmo denunciare
la scomparsa di
una ragazza
CITOFONO
Da quanto tempo
è scomparsa?
MARCO
Da ore, adesso
non,
TERESA (spazientita)
Ascolti, forse
se ci aprisse potremmo
spiegargli la
situazione di
persona
Dopo qualche secondo di silenzio, scatta la
serratura del portone d’ingresso della caserma. Entrano tutti.
30 STAZIONE DEI CARABINIERI SALA D’ATTESA INT NOTTE
All’interno c’è una grande sala d’attesa,
deserta, con quattro sportelli con un vetro blindato. Al momento sembra che non
ci siano addetti dietro gli sportelli.
MARCO sospinto
da TERESA si fa avanti e chiede.
MARCO
C’è qualcuno?
Si vede una
persona che prende posto dietro uno sportello.
CARABINIERE 1
Buonasera.
Prego ditemi qual è il
problema
Tutti si sono
avvicinati allo sportello aperto.
MARCO
Buonasera, mia figlia PAOLA
Non è rientrata questa sera
a cena
E non ha avvertito che
CARABINIERE 1
È già capitato altre volte?
MARCO
No, mai!
Ha sempre avvertito per
qualsiasi ritardo
CARABINIERE 1
Ci sono stati litigi,
contrasti che possano aver
contribuito a un
allontanamento?
Magari potrebbe essere una
banale ripicca
MARCO
Ma no!
Siamo una famiglia unita,
non abbiamo di questi
problemi
MARCO si gira verso TERESA cercando la sua conferma,
che TERESA gli dà annuendo.
CARABINIERE 1
Ma sa, a volte ci possono
essere problemi nascosti
TERESA scosta leggermente
MARCO e si rivolge al CARABINIERE 1.
TERESA
Scusi, buonasera, io sono la
mamma e le posso assicurare
che
nulla è accaduto da poter
giustificare
un allontanamento volontario
CARABINIERE 1
Sì, capisco, ma alle volte i
genitori non sanno tante cose
dei
propri figli
TERESA (scocciata)
Senta, noi siamo venuti
per denunciare la scomparsa
di
mia figlia, e non per fare
un colloquio psicologico,
altrimenti non saremmo qui a
quest’ora di notte, quindi
ci dica cosa dobbiamo fare,
TERESA si gira verso ROBERTO e allunga una mano.
ROBERTO le dà le foto di PAOLA. TERESA mette le foto sul passacarte dello
sportello.
TERESA
Queste sono due foto della
ragazza,
che altro possiamo darvi o
dirvi per
poter iniziare le ricerche?
CARABINIERE 1
prende le foto e le guarda.
TERESA
Se ne occorrono altre,
possiamo stamparle
CARABINIERE 1
Se queste sono recenti,
vanno bene
TERESA
Recentissime.
Carabiniere 1 si volta all’interno dell’ufficio e si
rivolge a due suoi commilitoni che sono a una scrivania.
CARABINIERE 1
Per favore date un’occhiata
a queste foto,e
confrontatele
con quella della
segnalazione
di poco fa, di quella
ragazza in
stato confusionale. Magari è
lei
Uno dei due carabinieri si avvicina e prende le
foto, poi ritorna sulla scrivania all’interno. MARCO e il resto del gruppo si
guardano con una punta di speranza. Dall’interno giungono le voci ovattate dei
due carabinieri che stanno confrontando le foto.
CARABINIERE
2
No,
non mi sembra la
stessa
ragazza, anzi è
completamente
diversa
Continua rivolto al CARABINIERE 3.
CARABINIERE
2
Tu
che ne pensi?
CARABINIERE
3
No
assolutamente
Poi continua a voce più bassa.
CARABINIERE
3
E
poi questa è proprio bella.
Vedrai
che si è andata a divertire
con
qualcuno, altro che scomparsa.
Lo
sai oggi le ragazzette sono un
po’
tutte delle zoccolette
Pur avendo abbassato la voce, nel totale silenzio
dell’ambiente, il commento poco edificante del CARABINIERE 3 è stato sentito da
tutti i parenti fuori dello sportello. MARCO sta per dire qualcosa, mentre
ROBERTO interviene precedendo il padre.
ROBERTO si abbassa fino al passacarte e ad alta voce
parla in direzione di CARABINIERE 3.
ROBERTO
(irritato)
Scusi,
scusi, ehi lei!
Cosa
sta dicendo di mia sorella?
Eh!
Come si permette!
CARABINIERE
1 (a ROBERTO)
Si
calmi per favore. Avrà frainteso.
Non
è successo niente
ROBERTO
(infuriato)
Niente!?
ROBERTO comincia a sbattere la mano aperto sul vetro
indicando il CARABINIERE 3.
ROBERTO
Ehi
tu, allora che dicevi,
Vieni
qui a dirmelo in faccia.
Pensi
di nasconderti dietro la divisa?
CARABINIERE 1 si alza in piedi dietro il vetro e
rivolto a ROBERTO.
CARABINIERE
1 (a voce alta)
Si
calmi o devo farla uscire.
Questa
è una caserma dei carabinieri
e
lei deve tenere un comportamento
rispettoso
ROBERTO
Appunto
perché siamo qui,
non
posso permettere che
si
offenda mia sorella!
TERESA cerca di calmare ROBERTO che non sembra della
stessa idea e continua a fissare carabiniere 3. Compare un'altra persona
all’interno dell’ufficio che con aria scocciata si avvicina alle spalle di
carabiniere 1. È SARA la più alta in grado della stazione al momento.
SARA
(a CARABINIERE 1)
Allora
che è questa confusione,
non
si urla. Siamo in una,
ROBERTO
(la interrompe)
Caserma
dei carabinieri
o
un bar in piazza?
SARA
Cosa
vuole dire?
Interviene CARABINIERE 1.
CARABINIERE
1
I
signori sono venuti per
denunciare
la scomparsa di
una
ragazza
ROBERTO
Mia
sorella, e invece di fare
il
vostro dovere, quello che
sapete
fare è offenderla con
battutacce
da strada?
È
per questo che vi pagano?
SARA
(a CARABINIERE 1)
È
vero? Che battute?
CARABINIERE
1
È
stata un incomprensione
stavamo
confrontando delle
foto,
sono state fraintese
alcune
parole, il vetro,
SARA sembra aver capito cos’era successo, la sua
espressione indica che forse non è la prima volta di fraintendimenti simili. Si
affaccia allo sportello.
SARA si rivolge al gruppo dei familiari.
SARA
Buonasera,
vi invito a venire
nel
mio ufficio completeremo la
denuncia
dal mio computer.
Prego
Poi rivolta a CARABINIERE 1.
SARA
Aprigli
la porta
Scrocco che scatta.
31 UFFICIO SARA INT NOTTE
SARA è dietro la sua scrivania intenta a digitare
sul suo PC. MARCO e TERESA sono seduti di fronte a SARA, mentre ROBERTO e
MASSIMO sono in piedi dietro i coniugi. SARA ha un atteggiamento il più
professionale possibile.
SARA
Ecco
fatto, abbiamo quasi finito.
I
dati ci sono tutti, i riferimenti,
i
possibili spostamenti, i colloqui,
ecc.
ecc.
Adesso
lo invio, così saranno tutti
avvertiti
e potranno iniziare l
e
ricerche
TERESA
Cos’altro
possiamo fare?
SARA
Quello
che potevamo fare per
avvertire
tutte le strutture
lo
abbiamo fatto. Ora non
resta
che attendere delle
segnalazioni,
quando ce ne saranno
SARA guarda ROBERTO e sinceramente dispiaciuta gli
dice.
SARA
E
chiedo ancora scusa per
quello
stupido malinteso.
Io
non credo che,
ROBERTO
(la interrompe)
Lei
pensi pure quello che
vuole,
ma non ci si comporta
così,
senza il rispetto per
il
dolore delle persone
Senza aspettare risposta esce dall’ufficio senza
salutare.
TERESA
(a SARA)
Se
qui non abbiamo altro
da
poter fare, abbiamo finito.
Intanto
noi andiamo a cercare
PAOLA,
con i nostri mezzi e
i
nostri amici
TERESA si alza seguita da MARCO che saluta SARA con
una stretta di mano.
MARCO
(a SARA)
Grazie
dottoressa.
Grazie
di tutto.
MARCO
(continua con speranza)
Che
pensa la ritroveremo?
SARA
Faremo
di tutto
ROBERTO fa capolino dalla porta dell’ufficio.
ROBERTO
(ironico)
E
già, siamo in una botte di ferro
Tutti escono dall’ufficio, tranne SARA.
32 SALA INTERNA STAZIONE CC INT NOTTE
ROBERTO si guarda intorno come in cerca di qualcuno,
ma tranne CARABINIERE 1 la stanza è vuota.
33 STRADA EST NOTTE
TERESA e
ROBERTO in strada attaccano dei volantini per la ricerca di PAOLA. TERESA è adirata con i carabinieri che secondo lei, hanno
sottovalutato la loro denuncia.
TERESA
E quella che faceva finta di essere
irritata con i colleghi.
Tutta scena. Noi non contiamo nulla
ROBERTO
Non credo che lei sia stata finta
TERESA
A voi maschietti basta che vi facciano
gli occhietti dolci. L’ho notato
come ti guardava sai. Invece di
pensare a PAOLA avrebbe voluto
pensare al fratello
ROBERTO
Io non l’ho notato, comunque,
TERESA
Senti lasciamo perdere,
spero solo di non incontrarla più,
mai più
33 BAR INT GIORNO
Sono passati alcuni giorni e ancora non si hanno
notizie di PAOLA, continuano però le ricerche dei parenti e amici. ROBERTO è in giro a piazzare volantini e a fare domande, entra in
un bar con l’intenzione di attaccare il volantino alla porta d’ingresso. Si
dirige alla cassa.
ROBERTO (alla
cassiera)
Buongiorno, scusi
se la
disturbo. Volevo
chiederle se
fosse possibile
mette in
evidenza questo
volantino di
una ragazza scomparsa
Nel mentre, dal bancone degli avventori, c’è SARA insieme al suo collega,
il CARABINIERE 3 LUCA, entrambi in
borghese, che sentendo la voce di ROBERTO si gira verso di lui e gli si
avvicina.
CASSIERA BAR
Certo, può
attaccarlo
sulla vetrina d’ingresso
ROBERTO
(alla cassiera)
Grazie,
molto gentile.
Quindi va bene lì
all’entrata?
CASSIERA BAR
Sì, sì.
Ha bisogno dello
scotch?
ROBERTO
(sorridendo)
No, grazie, ormai
sono
super attrezzato
ROBERTO si dirige verso l’entrata senza guardarsi intorno, proprio mentre
viene raggiunto da SARA, e i due si tamponano.
ROBERTO (a SARA)
Mi scusi, non mi
ero accorto
ROBERTO guarda SARA e la riconosce, e smette di sorridere.
ROBERTO (a SARA)
Ma
noi ci siamo già visti.
Quella
sera in caserma
SARA
Sì, credevo
non mi riconoscesse
ROBERTO (duro)
Più
che altro, avrei preferito
non
avervi mai incontrato
SARA
Capisco
ROBERTO (sarcastico)
Capisce,
ma che vuole capire,
lei e
i suoi bravi commilitoni,
buoni
a fare solo battute cretine
e
offensive e,
SARA istintivamente volta lo sguardo verso LUCA il suo collega
rimasto al bancone del bar. ROBERTO
segue lo sguardo di SARA e
vede LUCA, riconoscendolo.
ROBERTO (acidamente)
Eccolo,
proprio lui
ROBERTO si volta minaccioso verso LUCA. SARA si
mette davanti a
ROBERTO fermandolo.
SARA
(a ROBERTO)
Ci
sono novità su PAOLA?
ROBERTO (sbarra gli occhi)
E lo
chiedete a me?
Dovreste
essere voi a darmi d
elle
notizie. O siete solo capaci
a
denigrare il dolore altrui?
LUCA intanto si era
avvicinato.
LUCA
(a ROBERTO)
È
tutta colpa mia,
la
prego di scusarmi.
Sono
stato un idiota,
un
maleducato.
Ne ho
sofferto per giorni.
Finalmente
oggi mi si presenta
l’opportunità
di chiedere scusa
ROBERTO
lo guarda fisso con astio.
LUCA (mortificato)
Se la
fa sentire meglio,
mi
colpisca, me lo merito.
Mi
creda, non volevo offendervi,
non
volevo. Ho fatto una battuta
cretina
senza pensare al dolore
che
invece mi veniva comunicato
con
una richiesta disperata di aiuto
SARA
(interviene)
Gli
creda, abbiamo discusso molto
l’accaduto
in modo decisamente
animato,
e le assicuro che LUCA
ci è
stato davvero male.
È una
brava persona
Poi, cercando una
complicità con ROBERTO, continua.
SARA
Sinceramente
anch’io gli avrei
dato
una bella lezione, ma
la
violenza lascia il tempo che
trova.
Comunque ci hanno
pensato
i superiori a dargliela
una
bella punizione
ROBERTO (a LUCA)
Deve
ringraziare che la mia
educazione
e intelligenza,
m’impediscono
di ricorrere
alla
violenza
ROBERTO
guarda SARA negli occhi.
ROBERTO
E poi
voglio credervi,
mi
era sembrato strano che un
simile
atteggiamento fosse
tollerato
all’interno delle forze
dell’ordine
LUCA
No
assolutamente, tanto che
ho
passato un brutto quarto
d’ora.
A parte la sfuriata di SARA,
e non
consiglio a nessuno di vederla
andare
in collera, anche una
sacrosanta
lavata di testa da
parte
del Maresciallo. La prego
ancora
di scusarmi e le chiedo
come
poter essere utile
ROBERTO
Facendo
il suo lavoro,
cercando
mia sorella e, magari,
se
non chiedo troppo, ritrovarla
SARA
Stiamo
facendo tutto ciò che è
nelle
nostre possibilità
ROBERTO (ironico)
Tanto
che chiedete a me novità?
SARA
Caspita,
qualsiasi cosa facciamo
con
lei sbagliamo
LUCA
Se le
fa piacere, e non è per
farmi
perdonare, le mando una
foto
di sua sorella che ho modificato
graficamente,
e dovrebbe
rappresentare
il cambiamento del
viso
dopo un periodo di stenti e
difficoltà.
Magari vi può essere utile
ROBERTO
Certo,
ogni aiuto è importante
Poi continua con
malizia.
ROBERTO
Dovreste
avere il mio indirizzo mail,
a
meno che appena siamo usciti non lo
abbiate
cestinato
LUCA
No,
non si preoccupi,
siete
presenti nel nostro database
ROBERTO
Se lo
dite voi,
SARA
Suvvia,
cerchiamo di abbattere
questo
muro tra di noi
ROBERTO
Muro?
Innalzato da chi?
Io
sono qui a pendere dalle
vostre
labbra e pensate che voglia
costruire
un muro?
SARA
Non
voglio dire questo,
mi
creda, noi lavoriamo in mille
difficoltà,
e se il rapporto con
il
cittadino si logora
LUCA
Scusate,
ma io devo andare,
sono
di turno
Poi a ROBERTO.
LUCA
Allora
le mando quella foto.
E
ancora mi scusi.
Arrivederci
Allunga la mano per
salutare. ROBERTO la guarda indeciso
se
stringerla o no,
poi decide di farlo.
ROBERTO
Arrivederci
LUCA
(a SARA)
Ciao,
ci vediamo domani
SARA
Ciao
ROBERTO e SARA rimasti soli un po’ impacciati.
ROBERTO (a SARA)
Lei
non lavora oggi?
SARA
No,
oggi sono libera
Poi continua.
SARA
Le
dicevo che,
ROBERTO (la
interrompe)
Possiamo,
se vuole darci del tu?
Io sono ROBERTO
E allunga la mano
per presentarsi.
SARA
Lo
so, io sono SARA
Si stringono la
mano un po’ più intensamente del solito.
ROBERTO
Mi
stava, stavi dicendo?
SARA
Che a
volte non è facile operare al
massimo. Abbiamo un numero
impressionante
di denunce,
ma mi
devi credere, nessuno di noi si
tira
mai indietro. In pochi fanno caso
agli
orari, la maggior parte di noi sono
brave
persone, legate alla cittadinanza
e
pronte a difendere i diritti di ognuno
ROBERTO
Sembra
uno spot di pubblicità progresso
SARA
Lo
vedi, qualsiasi cosa
possa
dire ormai hai dei pregiudizi
a
prescindere
Squilla il cellulare di ROBERTO, che lo guarda e
riconosce la
chiamata.
ROBERTO (a SARA)
Scusa, devo
rispondere è mia madre
SARA annuisce. ROBERTO risponde
mentre esce dal bar.
34 BAR EST GIORNO
ROBERTO (al
telefono)
Ciao
Mamma, ascolta sto facendo il
giro
per i volantini, e,
TERESA
(fc)
Hanno
trovato la macchina di PAOLA!
ROBERTO
E
PAOLA?
TERESA(fc)
Non
c’era, la stanno cercando
ROBERTO
Dove?
TERESA(fc)
Ti
mando la posizione
TERESA dopo una
piccola pausa continua con apprensione.
TERESA(fc)
È
vicina al fiume
ROBERTO
Mamma
stai tranquilla. C’è papà con te?
TERESA
(fc)
Sì, è
qui,
siamo
qui, ti aspettiamo
ROBERTO
Ok
arrivo subito
ROBERTO chiude la
chiamata e SARA che nel frattempo era uscita e
messa in disparte
per cortesia, gli si avvicina.
SARA
Novità?
ROBERTO
Hanno
ritrovato la macchina di
mia sorella
SARA
Dove?
ROBERTO
Vicino
al fiume
SARA sembra un po’ turbata.
ROBERTO
Che
c’è?
SARA
Niente
ROBERTO
Non è
una buona cosa eh?
SARA
Insomma,
ma non è detto
ROBERTO
Ora
devo andare
SARA
Se
vuoi e non disturbo
posso
accompagnarti
ROBERTO
ci pensa un po’ su poi risponde.
ROBERTO
Meglio
di no, non credo
che a
mia madre possa far
piacere
vederti
SARA
Immagino, comunque io sono a
completa disposizione.
Sentiamoci se vuoi
ROBERTO
Questo
è il mio numero
E le detta il
numero, che lei digita subito sul suo cellulare.
ROBERTO
Ok.
Ciao.
SARA
Ti
faccio uno squillo così puoi
memorizzare
il mio
ROBERTO
Ok.
Ciao.
35 ANSA DI UN FIUME EST GIORNO
Lungo le rive di un fiume c’è l’auto di PAOLA circondata dai carabinieri che fanno rilevazioni. TERESA e MARCO sono appena
arrivati e vengono accolti da un carabiniere.
CARABINIERE 4
Buongiorno, i
signori Monti?
TERESA
Sì,
appena ci avete avvertito
ci
siamo precipitati.
Ci
sono tracce di PAOLA?
CARABINIERE
4
Venite,
abbiamo trovato degli
oggetti
personali.
Potreste
riconoscerli?
TERESA
Penso
di sì,
ma di
lei non c’è traccia?
CARABINIERE
4
Stiamo
perlustrando la zona
cercando
ogni indizio che
ci
possa indicare il percorso
che potrebbe
aver preso la ragazza.
Stanno
proprio arrivando le
unità
cinofile
Arriva un furgone.
CARABINIERE
4 (si volta verso il furgone)
Eccoli
MARCO (frastornato)
Ma
potrebbe essere caduta nel fiume?
CARABINIERE
4
Ogni
direzione presa dalla ragazza
è
plausibile. Stanno lavorando i
sommozzatori
per scandagliare
il
fondo del fiume
MARCO
Se
non viene ritrovata?
CARABINIERE
4 sconsolato
Purtroppo,
la corrente del fiume a
volte
se li porta via.
Addirittura,
abbiamo ritrovato
dei corpi
caduti in acqua in città,
sulla
costa distante chilometri
TERESA s’incammina con lo
sguardo lontano verso il fiume e si ferma a osservarlo. Le si avvicina una
donna, EMANUELA.
EMANUELA
(a TERESA)
Scusi
se la disturbo,
capisco
che forse non è il
momento
adatto, io sono EMANUELA
Bianco
e conduco un programma
che
tratta delle ricerche di
persone
scomparse, s’intitola
#SenzaTraccia.
La mia redazione
mi ha
comunicato del ritrovamento
dell’auto
di sua figlia
TERESA (indispettita)
Come
fate a sapere?
EMANUELA
Fortunatamente
ho un’ottima redazione,
di
persone molto sensibili, motivate e
attivissime,
in costante sinergia
con
gli organismi investigativi
TERESA
sembra voler tagliare corto.
TERESA
Capisco,
ma noi non vogliamo
pubblicit.
EMANUELA
Non è
per pubblicizzare la cosa,
ma
per cercare insieme di ritrovare
sua
figlia coinvolgendo le persone che
potrebbero
incontrarla o
che
magari l’hanno già incontrata
MARCO
intanto ha raggiunto TERESA.
MARCO (a TERESA)
Chi è
la signorina?
EMANUELA
Salve,
come dicevo alla signora,
conduco
un programma televisivo che
tratta
di persone scomparse
MARCO (fiducioso)
Avete
notizie di PAOLA?
TERESA (interviene)
No,
loro, se ho capito bene,
cercano
attraverso i telespettatori,
di
avere un indizio su dove
possano
essere queste persone scomparse
EMANUELA
Sì
appunto, mostrando foto e
filmati
di PAOLA, potremmo
trovare
persone al momento e
per
caso vicino a lei e
comunicarlo
alla redazione.
Siamo
riusciti a volte, a trovare
una
traccia di alcune persone
disorientate
che vagavano solitarie
e
bisognose di aiuto e spesso
di
cure sanitarie
MARCO
Ma
non lo so, mi sembra,
TERESA
Forse
non è una cattiva idea allargare
le
possibilità di ricerca
MARCO
Ma
perché PAOLA dovrebbe vagare
senza
meta, se non fosse
costretta
da qualcuno a essere
rinchiusa.
Telefonerebbe,
tornerebbe
a casa.
Che
fa gira come una pazza!
Una
smemorata!
Poi perentorio
continua.
MARCO
È
l’Autorità che deve indagare,
non
un programma televisivo che
sfrutta
il dolore della gente
per
fare soldi con la pubblicità
EMANUELA
Scusate,
forse non ho scelto
il
momento opportuno.
Me ne
rendo conto, comprendo
il
vostro malessere e
il
disorientamento che si prova
in
queste situazioni.
Facciamo così, io
vi lascio i
miei recapiti e mi
farebbe
piacere se poteste
guardare la
trasmissione.
Chissà che
non troviate
positivo il
mio consiglio
Dà il suo biglietto da visita a MARCO, mentre arriva
ROBERTO che abbraccia la madre. EMANUELA se ne
va.
ROBERTO
Hanno
trovato qualcosa? Ho sentito
che
ci sono i sub
TERESA
Sì,
non so cosa sperare
ROBERTO
Chi
era quella ragazza?
TERESA
Una
giornalista
MARCO (sprezzante)
Uno
sciacallo
TERESA
taglia corto e dice a ROBERTO.
TERESA
Poi
ti spiego.
Ora
vediamo che succede
36 ANSA FIUME EST
GIORNO
Immagini di cani che cercano e gommoni con i sub che perlustrano
un tratto del fiume. In silenzio TERESA, MARCO e ROBERTO seguono
le ricerche. Poi un carabiniere si avvicina loro e s’intuisce
che gli sta dicendo che sospendono le ricerche, che non hanno
comunque, dato nessun risultato.
37 CAMERA DA LETTO PADRONALE INT SERA
Immagini dei volti di pseudo
selezionatori che sembrano ghermire PAOLA.
Le immagini si concentrano su RENATO. MARCO urla, si sveglia all’improvviso e si tira a sedere sul letto, è ansante,
sudato con le braccia protese e le mani nell’atto di strozzare.
TERESA entra in camera,
accende la luce e si avvicina a MARCO.
TERESA
Ancora quegli
incubi?
MARCO (sveglio)
No,
è che non riesco a
dormire
TERESA lo accarezza e
lo sospinge delicatamente sul cuscino. Appoggia la sua testa sul petto di MARCO.
TERESA
Cerca
di dormire,
tutto
si aggiusterà,
vedrai
MARCO
Come
fai a essere sempre
così
ottimista?
TERESA
Non è
ottimismo,
è
sopravvivenza
MARCO
Non
ti sembra di vivere come
in
una sorta di sospensione.
Come
se tutto si fosse fermato
TERESA
Sì, e
finché PAOLA non ritornerà,
saremo
sospesi nel tempo e
nello
spazio
MARCO
È
quasi un mese ormai.
Mi
sembra una vita.
E mi
sembra ieri allo
stesso
momento
TERESA
Sai,
sono tante le famiglie
nelle
nostre condizioni
Poi continua
titubante.
TERESA
A
proposito ti ricordi quella
giornalista
che
MARCO
Lo
sciacallo
TERESA
Non è
uno sciacallo,
è una
persona squisita che fa
il
suo lavoro con passione
e
offre un servizio importante
MARCO
Sì.
Prende i soldi dalla pubblicità
TERESA
Questo
non lo so,
ma
l’ho conosciuta
meglio
e mi ha fatto una
buona
impressione
MARCO
si tira su scansando TERESA.
MARCO
Non
mi dire che sei andata
TERESA
No,cioè
sì.
Ho
voluto vedere di persona
e
trovo che
Suona un allarme sul cellulare di TERESA che si alza ed esce
dalla stanza.
MARCO
Dove
vai?
TERESA (fc)
Devo
vedere una cosa,
tu
dormi, arrivo subito
38 SALA DELLA
TELEVISIONE INT SERA
TERESA accende e guarda la tv. Va in onda il
programma “Senza
Traccia”. La conduttrice, EMANUELA Bianco saluta e lancia
l’appello della famiglia Monti. Appare la clip video montata
dalla redazione con le immagini e le informazioni di PAOLA.
MARCO entra nel salotto. Alla fine del video TERESA è commossa.
MARCO
Alla
fine, ti sei fatta
abbindolare
da questi, questi,
TERESA
Non
sono sciacalli.
E poi
ogni strada che abbiamo
percorso
si è rivelata inutile.
Nessuna
traccia!
La
polizia brancola nel buio,
nessuno
sa niente.
Ma io
so che PAOLA è da
qualche
parte, e qualcuno
dovrà
pure incontrarla
MARCO
Ma tu
pensi veramente che una
trasmissione
televisiva possa
farcela
ritrovare?
TERESA
Non
lo so! Ma non posso stare ferma
così
ad aspettare
MARCO
Me lo
potevi dire che avreste
fatto
un appello
TERESA
Non
era previsto, la mia era
solo
una visita,
così
per capire se,
Poi
parlando anche con il montatore
e
vedendo le foto di PAOLA,
abbiamo
deciso di provare.
Ti
giuro che non era una
cosa
premeditata.
Avrei
voluto coinvolgerti
MARCO
Io
non mi sarei prestato
a
questa,
TERESA (conciliante)
Lo
so. Ma ormai è fatta,
se
vuoi chiamo la redazione e
chiedo
di sospendere la messa
in
onda dell’appello
MARCO
Ormai
non avrebbe più senso.
Io
torno a dormire
MARCO si avvia verso la camera da letto. Poi si
volta verso
TERESA.
MARCO
Però
io non avrei messo
quelle
foto. Non mi sembrano
le
più rassomiglianti.
La
nostra PAOLA è molto
più
bella
TERESA
prende la palla al balzo.
TERESA
Allora
accompagnami così
portiamo
le foto scelte
da te
per completare il
filmato.
Magari inseriamo
qualche
video di PAOLA
MARCO
Quali
foto? Quale filmato
TERESA
Sì,
il filmato con tutte
le
immagini di PAOLA
che
possano servire a riconoscerla.
Così
inseriamo anche quella che
il
carabiniere LUCA ha dato a
ROBERTO, quella con il viso
ritoccato
MARCO
Ma tu
pensi davvero che un programmino
televisivo
possa fare più delle
ricerche
ufficiali?
TERESA
Sai
mi sono documentata e ho
visto
che comunque è un aiuto,
non
solo per le famiglie,
ma
anche per la polizia.
Sono
anche in stretto contatto
con
delle associazioni fondate
dai
parenti di persone scomparse.
Non
immagini neppure che
mondo
esiste, proprio qui parallelo
al
nostro, come fosse un’altra
dimensione.
Un mondo popolato
da
migliaia di famiglie sospese
nel
tempo, che vivono il nostro
stesso
dramma
TERESA
fa una pausa poi torna a bomba sul programma.
TERESA
Sai
hanno veramente contribuito
al
ritrovamento di persone
sbandate
che,
MARCO (irritato)
PAOLA non è una sbandata, è,
è,
impossibilitata a tornare
TERESA
Vabbè,
non vuoi venire?
Andrò
da sola
MARCO
Allora
facciamo una cosa,
ti
accompagno, ma se capisco,
come
sarà, che è una presa
in
giro e una perdita di tempo,
TERESA (conciliante)
Allora
anch’io non ti
presserò
più e farò
come
vuoi tu
MARCO (soddisfatto)
Bene
MARCO
si avvia verso la stanza da letto. Poi si riaffaccia.
MARCO (a voce un po’ alta)
E non
ti prenda lo schiribizzo
di
farmi vedere in tv.
Io
non faccio il buffone
davanti
a nessuno
TERESA
Non
urlare che i ragazz,
TERESA (dopo una breve pausa continua)
ROBERTO dorme
MARCO
Ah
TERESA
Lo
sai che da qualche giorno ROBERTO
mi
sembra cambiato
MARCO
In
che senso?
TERESA
Non
lo so, è come una
sensazione.
Anzi è più di una
sensazione.
L’altro giorno
l’ho
visto uscire da un auto
dopo
aver salutato la conducente
con
molto affetto
MARCO
Vuoi
dire che stava con una donna?
TERESA
Sì, e
se non erro mi era sembrata
quella
ragazza del commissariato,
te la
ricordi? La carabiniera,
che
se lo mangiava con gli occhi
MARCO
Certo
che la ricordo
TERESA
E
penso che ROBERTO abbia
timore
a dirmelo
MARCO
E
perché mai?
TERESA
guarda l’orologio.
TERESA
Vatti
a riposare un po’,
e la
giornata sarà lunga
MARCO
Vieni
anche tu
TERESA
Sì,
amore, intanto vai
finisco
una cosa e
arrivo
MARCO
esce di scena.
TERESA si muove per la cucina cercando di
iniziare a
rassettare. Non sembra trovare pace, poi si ferma con la testa
china, appoggia le braccia sul tavolo. Lentamente comincia a
singhiozzare silenziosamente. S’inquadra la porta dove da uno
spiraglio MARCO vede la scena. MARCO sembra deciso a entrare,
ma fa solo il movimento, poi come se capisse che TERESA ha
bisogno di restare sola e sfogarsi, si ritira nell’ombra.
39 MANEGGIO EST
GIORNO
ROBERTO sta strigliando
un cavallo. SARA lo guarda mentre lei stessa accarezza il cavallo.
ROBERTO
Questi
sono i momenti
in
cui PAOLA mi manca
in un
modo terrificante
SARA gli si avvicina e gli sfiora il braccio.
ROBERTO
L’empatia
che riesce ad avere
con
gli animali sfiora il
paranormale.
quando viene
qui
sembra che i cavalli la
sentano
e si tranquillizzano.
Tanto
che il nostro veterinario,
spesso
quando deve fare qualche
intervento
particolare la chiama
per
assisterlo. Ormai lei è
quasi
laureata
ROBERTO
ha un momento di scoramento, quasi alle lacrime. SARA
cerca di
distoglierlo dai brutti pensieri e riporta il
discorso sugli
animali.
SARA
Poi i
cavalli sono splendide
creature,
esprimono forza, eleganza
e
regalità
ROBERTO
E non
solo, riescono a entrare
in sintonia
con l’umano che
lo
accudisce
SARA
Non
pensi però che loro non
hanno
avuto scelta e magari
vorrebbero
essere da un’altra
parte,
e galoppare liberi.
Forse
con qualche rischio in
più,
ma vivere una vita degna
di
essere vissuta
ROBERTO
In effetti
ci ho pensato più
di
una volta, e sicuramente
per
loro, almeno inizialmente
è una
forzatura, quasi una violenza.
Poi
diventa la loro vita e
sembrano
felici di viverla
SARA
Non
certo come quelle povere
bestioline
umiliate nei circhi o
recluse
in spazi angusti negli zoo.
Non
ci posso pensare
ROBERTO
Io
proibirei le manifestazioni
con
animali. L’uomo deve riuscire
a
divertirsi senza creare
sofferenza.
Uccidere poi
non
può essere considerato
uno
sport
SARA
E no,
già ci uccidiamo troppo tra
di
noi per motivi talmente futili
ROBERTO
Poi
con il tuo lavoro chissà quante
volte
hai dovuto affrontare violenze
verso
persone indifese
SARA
Ogni
giorno
ROBERTO
Che
strano essere è l’uomo,
usa
la violenza a volte
con
leggerezza, poi riesce
a
essere amorevolmente
coinvolto
nell’aiutare
i più
deboli.
Come
facciamo qui
ROBERTO continua ad accudire il cavallo. Gli
passa davanti e
lo accarezza sul muso.
ROBERTO
Questi
animali mi sono entrati nel cuore,
potrei
dire di amarli.
Anzi,
li amo proprio
SARA si trova dalla
parte opposta del cavallo e chiede.
SARA
E tu,
mi ami?
ROBERTO (sembra distratto)
Sì,
li amo molto
SARA
No,
volevo dire,
parlavo
di me, di noi
ROBERTO
Cosa?
SARA
Ti ho
chiesto se mi ami?
ROBERTO
Ah,
non avevo capito.
Pensavo
parlassi dei cavalli
ROBERTO
continua a fare ciò che stava facendo.
SARA
Allora?
ROBERTO
Cosa?
SARA si allontana
bruscamente.
SARA
Ok,
ho capito, qui sono come il
terzo
incomodo. Ti lascio al
tuo
idillio
ROBERTO la guarda andare via, poi lascia la
spazzola e le va
dietro. La raggiunge dopo pochi passi e la fa girare verso di
lui.
ROBERTO
Dai
vieni qua
ROBERTO
l’abbraccia e lei risponde con freddezza e lo
allontana.
SARA
Che
vuoi?
ROBERTO
Su
non fare così
SARA
Così
come?
ROBERTO
Prendi
e te ne vai.
Senza
ragione
SARA
Non
volevo con la mia presenza
generare
qualche gelosia,
hai
visto mai. Poi come si dice,
tra
moglie e marito non mettere
il
dito
ROBERTO
scoppia a ridere.
SARA
Che hai
da ridere,
non
senti nemmeno quello
che
ti chiedo
ROBERTO
Sì
che l’ho sentito,
e poi
lui è uno stallone e,
SARA
Ciao
SARA fa per
andarsene. ROBERTO la trattiene.
ROBERTO
, e
stavo dicendo che lui,
evidentemente,
non potrebbe
essere
mia moglie, anche perché
il
mio cuore è già prenotato
SARA
(acidamente)
Forse
da qualche bella
puledrina
ROBERTO
E va
bene
La guarda fisso
negli occhi.
ROBERTO
Ti
amo, ti amo,
ti
amo
Lei si rasserena e
fa per abbracciarlo. ROBERTO la bacia sulle
velocemente sulle
labbra.
ROBERTO
Adesso
però ho da finire
il
lavoro
ROBERTO
si incammina scimmiottandola.
ROBERTO
Ciao,
me ne vado,
non
voglio fare il
terzo
incomodo
E sculettando si
allontana. SARA lo raggiunge e gli tira un
calcio nel sedere.
Corrono inseguendosi.
La scena si
interrompe per l’arrivo di una telefonata a
ROBERTO.
ROBERTO risponde.
ROBERTO
Ciao
mamma,
sì
sono al maneggio
Poi continua
allarmato.
ROBERTO
Sono
sicuri che è lei?
Ascolta la
risposta, poi continua.
ROBERTO
A
medicina legale, ok.
arrivia,
arrivo,
ROBERTO
chiude la conversazione. SARA lo guarda apprensiva.
SARA
Che è
successo?
ROBERTO
ha perso tutto il suo entusiasmo.
ROBERTO
Forse
hanno trovato PAOLA
SARA ha capito che
non può essere stata ritrovata viva perché
è stato nominato il
medico legale.
SARA
Oddio
non voglio chiedere,
ma ho
sentito parlare di
medicina
legale e,
ROBERTO
Hanno
trovato un cadavere
somigliante
a PAOLA
SARA
(rassicurante)
Non è
detto, tante volte è un
falso
allarme
ROBERTO
Speriamo,
comunque ora devo andare
SARA
Pensi
sia il caso di
accompagnarti?
ROBERTO
Non
lo so, non vorrei
peggiorare
Lei lo guarda
comprensiva e si abbracciano.
40 MEDICINA LEGALE SALA OBITORIO INT GIORNO
Arrivano a medicina legale. Sul
tavolo dell’obitorio un corpo coperto da un lenzuolo. MARCO ROBERTO e TERESA
vengono invitati con un gesto da un addetto in camice, ad avvicinarsi al
tavolo.
ROBERTO
Mamma, papà, siete
pronti?
TERESA
(fortemente scossa)
No, ma non c’è
alternativa
MARCO (sembra
impallidito)
Non lo so.
Forse non mi sento
bene
TERESA
MARCO è meglio che
aspetti fuori,
sono sicura che è
meglio così.
Vieni
41 SALA D’ASPETTO INT GIORNO
TERESA accompagna MARCO fuori dalla stanza aiutata da ROBERTO.
MARCO si siede.
MARCO
Sto bene, sto bene,
è stato solo un
momento
TERESA è veramente al limite e
con grande sforzo cerca di mantenere un’integrità mentale che sembra sfuggirle.
Si rivolge a MARCO cercando di essere il più forte possibile.
TERESA (a MARCO)
Ora ci aspetti qui.
42 MEDICINA LEGALE SALA OBITORIO INT GIORNO
TERESA e ROBERTO rientrano nella sala dell’obitorio e vanno direttamente
al tavolo con il cadavere coperto. Il medico guarda i due e con un sofferto
cenno d’intesa, scopre il volto del cadavere. Dopo quasi un mese in acqua il
riconoscimento è molto difficile.
TERESA
Oddio, non lo so,
non lo so,
MEDICO
L’avevo
già anticipato che solo
il
test del DNA può darci la
certezza
dell’identità della
ragazza.
Vi avrei risparmiato
quest’ulteriore
punizione
ROBERTO
Certo
capiamo, ma io non
vedo
mia sorella in quel volto.
O
forse non voglio vederla
MEDICO
Se
non avete la certezza,
dovete
sottoporvi al test
TERESA
Non
abbiamo scelta,
dobbiamo
sapere,
dobbiamo
sapere
Mentre stanno per
uscire dalla sala ROBERTO ha un
intuizione e
chiede al MEDICO.
ROBERTO (al
MEDICO)
Dottore,
mi scusi,
ma il
grado di decomposizione
permette
comunque di stabilire
se ci
sono stati interventi
chirurgici?
MEDICO
Certo,
se ci fosse una cicatrice
ROBERTO
Vede
quattro anni fa,
PAOLA subì un’operazione
all’appendice
TERESA
Sì, è
vero, sono passati
già
quattro anni
Il medico
immediatamente ispeziona il corpo della giovane.
MEDICO
Posso
dire con certezza che
questa
ragazza ha ancora
la
sua appendice
ROBERTO
(trionfante)
Allora
non può essere PAOLA!
TERESA
scoppia a piangere.
ROBERTO
Mamma
perché piangi?
Non
hai capito,
non è
PAOLA.
Non è
PAOLA
TERESA
Lo so
, lo so.
Ma
non posso non pensare al dolore
dei
genitori di questa ragazza,
quando
dovranno affrontare
quest’allucinante,
spaventosa
prova
ROBERTO
l’abbraccia e la sospinge dolcemente verso la porta,
aprendola.
ROBERTO si gira
verso il medico.
ROBERTO
(al medico)
Grazie
dottore.
43 SALA DI ATTESA INT GIORNO
TERESA e ROBERTO
sono appena usciti e MARCO con gli occhi
sbarrati
vede TERESA in lacrime.
MARCO (esclama)
No,
no, no,
MARCO
ha un mancamento. Cade in ginocchio e TERESA
s’inginocchia
davanti a lui, che si riprende mentre lei lo
abbraccia e lo
bacia ripetutamente sul volto e gli sussurra
dolcemente.
TERESA
No,
amore, ma che hai capito,
non è
lei,
non è
Paoletta nostra,
MARCO
si riprende un po’ alla volta.
MARCO
Bene,
bene, meno male,
ma
allora perché piangevi?
TERESA
Niente
era, era l’emozione,
va
tutto bene, vieni andiamo
a
casa. Va tutto bene,
va
tutto bene
SARA fa capolino da dietro un
angolo, proprio mentre TERESA
volge lo sguardo verso la sua direzione. TERESA
non dà modo di capire se l’ha vista, ma guarda ROBERTO, e gli sorride.
44 INGRESSO CASA INT GIORNO
LAYLA nell’appartamento
davanti alla porta d’ingresso, scodinzola. Voci di MARCO e TERESA fuori la porta.
MARCO
Certo
che ROBERTO poteva anche
fare
un salto a casa.
TERESA
È
andato al lavoro
La porta si apre, TERESA e MARCO
entrano nell’appartamento.
MARCO
Ancora,
non è
un lavoro.
È
come dire,
un
hobby.
TERESA
Non
riesci proprio a capire,
per
lui è comunque una grossa
responsabilità,
ama quel
lavoro
45 CUCINA INT GIORNO
Mentre MARCO sta per
ribattere, LAYLA comincia a farsi notare
con insistenza e quando TERESA
le dà del cibo, la cagnetta non
mangia.
TERESA a LAYLA
Non
hai fame,
come mai?
Poi guardando
l’orologio
TERESA
Amore,
certo hai ragione,
per
mangiare c’è tempo
Poi a MARCO
TERESA
Tesoro,
porteresti LAYLA a
fare
i suoi bisognini?
MARCO
Sono
a pezzi, e poi perché
non
la fa nella vaschetta
come
tutti?
TERESA
I
gatti, amore,
di
solito sono i gatti che
hanno
quest'abitudine
MARCO
Lo
vedi che allora ho ragione io,
non
servono a nulla.
Solo
per rompere le scatole
a chi
ha diritto a un po' di riposo
TERESA
mette in mano a MARCO il guinzaglio.
TERESA
Io non
posso né riposare, né
portare
LAYLA a fare la pipì e
non
credo che sarà una passeggiatina
a
stroncare il mio grande e
possente
uomo
MARCO prende il collare e cerca goffamente di
infilarlo a
LAYLA che impaziente non lo aiuta di certo. TERESA che ha
visto tutto si avvicina e mette il guinzaglio con facilità.
MARCO (a LAYLA)
Peloso,
rompiscatole inutile,
ecco
cosa sei, che ci troveranno in te,
bah
TERESA
Ma
dai, non vedi come ci guarda.
È
intelligente e dolcissima.
E poi
anche lei fa parte della famiglia
MARCO
pensando a voce alta.
MARCO
Eh,
sono animali furbi,
mangiano
senza pagare, basta che
facciano
due scodinzolate,
è
solo istinto, ma quale
intelligenza,
poi un famigliare
così
peloso io non lo voglio,
e poi
fa tutte queste scene solo perché
se la
sta facendo sotto
MARCO
prende il guinzaglio.
MARCO
Forza,
piccola parassita,
il
tuo schiavo ti porta a spasso
TERESA
bacia MARCO mentre lui esce.
46 STRADA EST GIORNO
In strada LAYLA fa la pipì.
MARCO
Beh,
c’è voluto poco.
Dai
torniamo a casa
MARCO si avvia verso il
rientro a casa ma LAYLA tira il guinzaglio
dalla parte opposta perché vorrebbe passeggiare un po’.
MARCO
(a LAYLA)
Che c’è ora,
dai su andiamo
MARCO le tira un po’ il
guinzaglio, LAYLA offre resistenza abbaiando e
scodinzolando.
MARCO (a LAYLA)
Non
vuoi proprio tornare a casa eh?
Ma
non mi va di camminare qui,
Troppi
ricordi di PAOLA
MARCO
si perde nei ricordi. Poi si riprende e dice.
MARCO
Allora,
visto che è una bella
giornata,
perché non andiamo,
in
spiaggia, a respirare
aria
buona, che dici?
LAYLA
lo guarda muovendo la testa.
MARCO (irritato con sé stesso)
Ma
che ti sto a domandare,
mi
sembro rincretinito anch'io,
come
se mi potessi capissi,
che
vuoi sapere tu di scelte,
di
luoghi, sei solo un inutile
distributore
di peli per tutta casa
47 MACCHINA DI
MARCO EST GIORNO
MARCO alla guida cerca di far stare LAYLA sul sedile
posteriore,
ma non c’è verso e alla fine dopo due tentativi
cede.
Abbassa lo sguardo per cambiare frequenza alla radio,
quando
rialza la testa guardando alla sua sinistra sbarra gli
occhi
e rallenta vistosamente fino ad accostare l’auto al
marciapiede.
MARCO, aveva sempre sospettato che uno degli
appuntamenti
di lavoro di PAOLA fossero la causa
della sua
scomparsa,
anche se durante gli incontri nessuno tranne uno
RENATO
aveva manifestato nervosismo e fretta, e ora lo vedeva,
dall'altro
lato della strada mentre usciva da una bella auto
accompagnato
da una bella ragazza che sembrava stesse
corteggiando,
e questo basta a MARCO per dar conferma
alla sua
ipotesi
che possa essere stato lui a usare violenza su PAOLA.
S’immagina
quest’uomo pieno di lussuria che tratta male le ragazze
dopo
averle imposto lo scambio sessuale per il lavoro e vede nella
sua
mente PAOLA che subisce
maltrattamenti e la segregazione.
Decide
di farsi giustizia da solo. Cerca qualche oggetto in
macchina
e trova un giravite, lo prende e si avvia tra il deciso
e
l’incerto verso la coppia. LAYLA
in auto è nervosa, mette le
zampe
sul cruscotto e comincia ad abbaiare.
MARCO vede i due abbracciati che si staccano
sorridendo mentre RENATO apre lo sportello posteriore e vi infila la testa. MARCO si avvicina all’automobile di RENATO e mentre sta,
goffamente, per dare un colpo all’uomo, RENATO estrae dall’auto una neonata.
L’abbaiare del cane e il movimento strano di MARCO fanno voltare RENATO, ancora sorridente in direzione
dell’abbaio e si trova davanti MARCO. Gli
sguardi s’incrociano, quello stravolto con gli occhi sbarrati di MARCO che si rende improvvisamente conto di quanto stia per fare
e quello stupefatto di RENATO.
RENATO
Scusi ma che sta
facendo?
MARCO è pietrificato,
impallidito.
RENATO
Ma io
la conosco,
ci
siamo già visti,
qualche
tempo fa,
ma sì
proprio
lei,
con sua moglie
Continua guardando
la moglie.
RENATO
Ti
ricordi?
Proprio
il giorno che...
Si gira sorridente
verso MARCO quando gli cade
l’occhio sul
movimento
impacciato di MARCO che tenta di
nascondere il
giravite.
RENATO
Ma
che voleva fare con quello?
MARCO
balbetta qualcosa, poi sviene.
48 CASA RENATO INT GIORNO
Seduti su poltroncine intorno a un tavolino, i tre parlano.
RENATO
Mi
dispiace proprio di non aver avuto
l’accortezza
di ascoltarvi con più
attenzione,
ma pochi minuti prima
dall’ospedale
mi avevano avvertito
che
LUISA era in procinto di partorire
e che
sembrava dovesse subire un
cesareo
perché la bimba manifestava dei
problemi,
ero penso anche visibilmente
preoccupato
LUISA
Poi
anche se oggi le tecniche sono
all’avanguardia,
alla mia età
è
sempre un rischio, in effetti
tutto
il tempo della gravidanza
è
stato vissuto con apprensione
RENATO e LUISA si
guardano amorevolmente e si prendono la
mano.
RENATO
Fortunatamente
tutto è andato
per
il meglio
MARCO
Ecco
perché era così nervoso,
ed io
che avevo letto in lei
una
persona che cercava di mandarci
via
perché aveva qualcosa da nascondere,
ho
dubitato per giorni, ho passato
notti
insonni, ho pensato cose
orribili
sul suo conto, avrei voluto,
voluto...
RENATO
Uccidermi,
sì la capisco,
ma
per fortuna grazie anche a questo
rumoroso
scricciolino
Indica LAYLA e l’accarezza.
RENATO
Tutto
sembra andato per il meglio
Poi a MARCO.
RENATO
Comunque,
veramente la capisco,
non
so io che farei se sospettassi
che
qualcuno possa far del male
alla
mia bimba, non so proprio
che
farei
LUISA
Posso
prepararle un tè?
MARCO
No,
la ringrazio, ho già dato
eccessivo
disturbo
RENATO
Ma che
dice, certo quest’avventura
per
noi ora è praticamente finita,
purtroppo
per lei, per voi tutti,
il
dramma continua
Gli tocca
affettuosamente la mano. Poi a LUISA.
RENATO
Dai
dai, un bel tè insieme,
un tè
tra amici non
si
rifiuta mai
Poi a MARCO sorridendo.
RENATO
Dico
bene?
MARCO
dopo aver preso il tè, saluta ed esce.
49 CASA RENATO INT GIORNO
RENATO spinto da LUISA, cerca
di rintracciare la moglie di MARCO
attraverso il numero cellulare di PAOLA che
aveva in archivio. Telefona ma non avviene risposta (cellulare di PAOLA spento), così invia un sms spiegando che per puro caso ha
incontrato MARCO e siccome lo aveva visto
molto sconvolto, forse sarebbe stato opportuno rintracciarlo.
50 BAR SPIAGGIA INT GIORNO
Entrata di un bar sulla
spiaggia. La porta è aperta e MARCO
fa per entrare con il cane, poi ci ripensa e lo lega all’entrata. Entra e
saluta dirigendosi verso il bancone. Si rende conto che stanno riordinando il
locale e intuisce che il bar è chiuso.
MARCO
Oh, scusate,
pensavo
foste aperti
Subito gli risponde
allegramente FRANCO uno dei proprietari.
FRANCO
Siamo
alle grandi pulizie,
mi
dispiace
MARCO
Non
si preoccupi era solo
per
un caffè
FRANCO
Ma
noi ci siamo già visti?
MARCO
Non
credo, da queste parti
sono
venuto molto raramente
e di
sfuggita
FRANCO
Strano,
mi vanto di avere una
memoria
fotografica, ma mi devo
essere
sbagliato, e per
farmi
perdonare
Sorride alla
persona dietro al bancone e dice.
FRANCO
Caffè
per tutti,
avevo
proprio voglia di una
bella
pausa
Poi a MARCO.
FRANCO
Venga,
venga pure,
prendiamoci
un bel caffè
MARCO
La
ringrazio,
ma
non vorrei disturbare
FRANCO
Ma
quale disturbo,
è un
piacere,
poi
lei è sempre un
potenziale
cliente,
o un buon
passa parola
Poi continua
guardando le altre persone presenti.
FRANCO
Eh,
sì, sono proprio un
commerciante
nato
Sottolineando l’ultima frase,
che genera uno stanco sorriso tra i suoi conoscenti, come fosse una battuta
ripetuta più volte. Poi FRANCO guardando fuori vede LAYLA e chiede.
FRANCO
Ma di
chi è quel bel
musetto
simpatico?
MARCO
È con
me
FRANCO
a MARCO
Orsù
signore, ma si
può
far aspettare
fuori
una sì dolce...
Guarda il cane più
attentamente.
FRANCO
(continua)
...fanciulla?
MARCO
Pensavo
che gli animali
non
potessero entrare
FRANCO
(scherzosamente)
Lei
mio caro signore è
entrato
liberamente,
non
vedo perché, dove
già
ci sono animali,
non
ce ne possano essere
degli
altri
Va verso la cagnolina, la slega e la fa entrare. Scene
all'interno del locale mentre prendono i caffè e FRANCO da una
ciotola con dell’acqua a LAYLA.
51 SPIAGGIA BATTIGIA EST GIORNO
MARCO è seduto sulla spiaggia, vicino alla
battigia, è pensieroso.
MARCO (fc)
Ma
che sta succedendo,
ma
chi sto diventando,
un
potenziale assassino,
io
che non ho mai fatto del male,
io
che ora mi trovo a gioire della
morte
di una ragazza, perché lei
non è
mia figlia, mia figlia.
PAOLA, amore mio, dove sei,
è
forse colpa mia, ho detto
qualcosa
che ti ha ferito,
non
sono stato in grado di proteggerti,
di
preservarti da questo futuro senza futuro,
sono
un uomo fallito,
sono
un padre fallito!
(Ndr) Drone gira intorno a MARCO
e LAYLA (che gli sta seduta
accanto ed entrambi hanno lo sguardo verso il mare) fino ad
avere un ppp degli occhi di MARCO,
gonfi di lacrime, quindi
il drone carrella verso il mare. MARCO
si alza e si dirige
verso l’acqua. Entra in mare e prosegue come in trance. LAYLA
lo insegue cercando di fermarlo mordendogli i pantaloni, ma
l’acqua le dà fastidio e comincia ad abbaiare. MARCO continua
e LAYLA come impazzita corre
verso il bar entrandovi e
abbaiando come una forsennata, attirando così l’attenzione di
FRANCO.
52 BAR SPIAGGIA INT
GIORNO
FRANCO
Ma
cosa c’è piccolina
Un collega di
FRANCO, Giancarlo sta guardando verso il mare ed
esclama.
GIANCARLO
Ehi,
ma quello che
sta
facendo?
Tutti guardano
verso il mare e vedono MARCO
con l’acqua quasi
alle spalle che non
sembra voler tornare indietro.
FRANCO
Oddio
ma che fa?
È
impazzito?
Poi mentre esce
frettolosamente dice.
FRANCO
Dai
corriamo a
tirarlo
fuori
Tutti corrono
all’esterno.
53 BAR SPIAGGIA INT
GIORNO
MARCO seduto su una
sedia del bar avvolto in una coperta con una bevanda calda in mano, zuppo
fradicio. Intorno a lui le persone del bar.
FRANCO
(all’improvviso)
Ma
sì, accidenti che sì,
io
non mi sbaglio mai.
Adesso
ricordo, l’ho visto
in
televisione, ma certo
Rivolto a tutti
tronfio.
FRANCO
Visto,
ho una memoria di ferro
Poi serio riflette
e rivolto a MARCO
FRANCO
Oddio
ma lei è il genitore
di
una ragazza scomparsa,
sì
ora ricordo bene
MARCO
E
già, mia moglie alla fine
mi h
aconvinto, ma non
pensavo
che qualcuno
potesse
avermi visto,
né tantomeno
potermi
riconoscere,
ma scusate ora
devo
proprio andare via
a
casa mi aspettan,
FRANCO
Ma
non vorrà andare in giro così tutto
bagnato,
si prenderà un malanno
Poi rivolto a
qualcuno dei suoi lavoranti.
FRANCO
Vai a
prendere una delle nostre tute,
vediamo
penso che XL vada bene
MARCO
Ma
no, lasci stare,
la
ringrazio, ma non ne vedo
il
bisogno
FRANCO
Mi
permetta, mica posso far uscire dal
mio
locale una persona così acconcia,
ne va
del mio, del nostro buon nome,
e poi
la tuta ha il nostro logo,
è pur
sempre pubblicità
FRANCO sorride.
MARCO
Beato
lei che ha sempre il sorriso
sul
volto, io ...
FRANCO
Lei è
già fortunato ad avere
un’amica
come questa
Indica LAYLA e continua.
FRANCO
(serio)
Ma lo
sa che gli ha salvato la vita?
MARCO
guarda LAYLA che lo guarda a sua volta e gli
si
avvicina.
MARCO (l’accarezza e dice)
Eh,
amica mia, e oggi sono
due
le volte che mi salvi,
ed io
che pensavo fossi solo
un
animaletto peloso
rompiscatole
e inutile
LAYLA
scodinzola e abbaia mentre MARCO le fa il
cenno di
saltargli sulle
gambe.
LAYLA
salta e lo comincia a leccare sul viso.
54 AUTOMOBILE INT
SERA
ROBERTO e SARA sono in auto nei
pressi del portone di casa dei Monti.
SARA
Eppure,
io sono sicura che mi
abbia
visto
ROBERTO
Non
credo me lo avrebbe
fatto
capire
SARA
I
suoi occhi nei miei
ROBERTO
Mia
madre non è
fisionomista
SARA
Sarà
ROBERTO avvicina il suo viso alla ragazza. Lei
lo ferma e
chiede.
SARA
Ma
perché per voi maschi è così
difficile
dire ti amo,
ROBERTO
Non è
che sia difficile,
ma...
ROBERTO guarda in una direzione alle spalle di
SARA e dice.
ROBERTO
C’è mio padre!
SARA
È una
scusa per non rispondere,
o
devo nascondermi?
ROBERTO
Ma
no, che dici,
né
l’una né l’altra.
Però
che strano,
papà
a spasso con LAYLA
SARA
Perché
strano?
ROBERTO
Lui
non sopporta i cani
SARA
ridendo
E ne
ha uno in casa?
ROBERTO
LAYLA è praticamente la cagnolina
di PAOLA. Lei lo ha portata,
lei
lo accudisce. Sembra quasi
che LAYLA sappia che papà non la
sopporta,
tanto che gli sta
sempre
a una distanza di,
come
dire, rispetto
ROBERTO continua a guardare nella direzione di MARCO e lo vede
entrare nel portone.
ROBERTO
Allarme
cessato
SARA
Meno
male. Però non credo possa
continuare
così, sembriamo
due
cospiratori che si nascondono
nell’ombra
ROBERTO
Hai
ragione, ma ancora non me
la
sento di affrontare mia madre.
Anche
se lei non lo fa vedere,
è
molto provata. E quella sera
lì da
voi, le è rimasta scolpita
nella
mente
SARA
D’accordo,
tu sai cosa fare.
Non
voglio forzare i tempi
SARA
Stavo
dicendo,
perché
voi maschi
ROBERTO la interrompe baciandola. Alla fine del
bacio lui
dice.
ROBERTO
Adesso
dimmi che questo non
è come
dire ti amo
SARA
Sì,
cioè no,
vabbè
lascia stare
Ridono entrambi.
55 PIANEROTTOLO
CASA MONTI INT SERA
MARCO sul pianerottolo davanti al portoncino
d'ingresso, con i suoi abiti e le scarpe in mano. Indossa la tuta datagli da
FRANCO, appoggia l’orecchio alla porta per ascoltare i rumori all'interno
facendo cenno a LAYLA di tacere.
MARCO
(sussurra al cane)
Se riusciamo ad
andare in bagno
senza farci vedere,
è fatta
Apre la porta e
quatto quatto entra seguito da LAYLA.
56 INGRESSO INT.SERA
Mentre MARCO e LAYLA entrano, cercando di non farsi sentire da TERESA, dopo pochi passi si sente TERESA dalla cucina.
TERESA (fc)
Meno male che eri a
pezzi,
non tornavate più e
mi stavo
veramente preoccup,
Appare TERESA che lo guarda incredula.
TERESA (esclama)
MARCO
ma che ti è successo?
MARCO (cade dalle nuvole)
Perché?
TERESA
Come
perché, sei
MARCO
Cosa?
TERESA
Come
cosa, mi prendi in giro,
i
tuoi vestiti, le tue scarpe
MARCO
Ah,
sì, certo,
quasi
dimenticavo
Poi sorridendo e
guardando LAYLA continua.
MARCO
Siamo
caduti in acqua
TERESA
In
acqua, qui in strada?
MARCO
Sì,
cioè
no,
non
qui,
al
mare
TERESA
Al
mare? Tu odi la sabbia,
ma
non doveva essere una passeggiatina,
e poi
ho chiamato al cellulare,
ma
non rispondevi
MARCO
Non
prendeva, non c'era campo,
mi
dispiace
TERESA
con tono dolcemente preoccupato.
TERESA
Ma
che è successo?
MARCO
Eravamo
lì che correvamo sulla battigia,
quando
sono inciampato e cadendo
ho trascinato
in acqua anche questa
povera
piccola
TERESA
Povera
piccola, non è più un
parassita
peloso?
E poi
questa tuta?
MARCO
Generoso
dono di un uomo generoso,
quasi
un caro e vecchio amico
TERESA con stanchezza
Non
lo so, non me la racconti giusta
MARCO
Ma
che dici
Guarda LAYLA e dice a TERESA.
MARCO
Poi
te lo può confermare LAYLA
MARCO al cane
Vero?
LAYLA
comincia a scodinzolare.
MARCO (trionfante a TERESA)
Visto,
che ti dicevo,
sei
più tranquilla ora?
La bacia e poi a LAYLA.
MARCO
Dai
andiamo a farci una bella doccia
TERESA
Adesso
fai anche la doccia con il cane,
ma
come i peli
MARCO
E
stai a guardare un po’ di peli,
proprio
tu che te la strusci
continuamente
MARCO a LAYLA
Andiamo
amica mia
TERESA resta interdetta mentre toglie dalle
mani di MARCO gli
abiti bagnati e lo guarda entrare in bagno. ROBERTO rientra in
casa. Saluta la madre.
ROBERTO
Ciao
mamma, oh oh,
che
profumino di ciambellone,
il
tuo mitico ciambellone
ROBERTO
va verso la cucina.
57 CUCINA INT SERA
ROBERTO davanti al
forno e lo sta per aprire. TERESA entra in
cucina con gli
abiti di MARCO in mano.
TERESA (forte)
Non
l’aprire altrimenti si abbassa
ROBERTO lascia la maniglia del forno e dice.
ROBERTO
Ho
visto papà rientrare
con LAYLA.
Che
mi sono perso?
L’hai
per caso ricattato?
TERESA
È
rientrato proprio ora.
sta
facendo la doccia.
E,
indovina?
ROBERTO
Cosa?
TERESA
Beh,
guarda qui
E mostra gli abiti fradici di MARCO.
ROBERTO
Non
ricordo che oggi fosse piovuto.
Ero
al maneggio
TERESA
No,
infatti, tuo padre
ha
avuto la bella idea
di
fare un tuffo in mare
ROBERTO
Al
mare, strano.
Papà
odia il mare.
E poi
non fa così caldo
TERESA
E non
solo, odiava anche LAYLA,
e ora
invece sembra la
sua
migliore amica
ROBERTO
Strano
non l'ha mai
sopportata
TERESA
E
già, non ti sembra strano.
C’è
qualcosa di importante
che
non mi ha detto, lo so,
lo
sento!
ROBERTO scoppia a ridere mentre MARCO in accappatoio e LAYLA
entrano in cucina.
ROBERTO
Hai
fatto la doccia
con
il cane?
TERESA
Eccoli,
li vedi, sembrano
diventati
come culo e camicia,
sempre
insieme, però più che
amici
mi sembrate due
complici,
MARCO (sulla difensiva)
Che
vuoi dire?
TERESA
Mi nascondete
qualcosa
TERESA
vede ROBERTO che prende del cibo dalla pentola
sul
fuoco (questo era
già accaduto alla fine della prima scena e
TERESA
aveva reagito con una dolce arrabbiatura)e urla.
TERESA
Ma
insomma, ma che modo è
ROBERTO
si gira allarmato.
TERESA
va verso i fornelli e toglie la pentola dal fuoco con
rabbia.
ROBERTO
Mamma
che c’è,
che
ti prende?
TERESA
Che
mi prende, è che
io
sono stanca,
stanca,
stanca
Si accascia su di
una sedia e MARCO le si avvicina
toccandole
una spalla. TERESA lo allontana e si muove per l'ambiente
mentre MARCO dappresso cerca di abbracciarla. TERESA si gira
con rabbia e
sbotta.
TERESA
Ma
che pensate che per
me va
tutto bene,
solo
perché sono
sempre
qui,
pronta
a... a...
vivere
come se niente fosse,
come
se la mia vita
continuasse,
come sempre,
come
se...
Scoppia in lacrime e MARCO
riesce ad abbracciarla. TERESA si
siede e mentre guarda oltre.
TERESA
Io la
vedo, la sento,
ci
parlo, continuamente,
è
qui, lì,
in
camera sua che si prepara
per
uscire, la sento cantare
Anche ROBERTO le si avvicina.
TERESA
Eccola
che apre la porta,
mi
guarda, mi sorride
come
sempre, mi abbraccia,
e io
sento il calore del
suo
corpo, l'odore
dei
suoi capelli
MARCO
Amore
mio, no ti prego,
non
fare così, ti prego
Guarda implorante ROBERTO e lo esorta.
MARCO
Dai
Roby, diglielo anche tu,
che
noi siamo qui con lei
ROBERTO
s'inginocchia e mette la testa sulle ginocchia della
madre che lo
accarezza.
TERESA (a tutti e due)
Va
tutto bene,
va
tutto bene
Continua ad accarezzare la testa di ROBERTO
mentre MARCO si
rannicchia anche lui su di loro, coccolandoli entrambi.
Suona il citofono. Nessuno si muove. Di nuovo il citofono. Poi
come uscita da una trance TERESA
esclama.
TERESA
Oddio
potrebbe essere PAOLA
ROBERTO
Non
credo mamma.
Penso
di sapere chi è
TERESA
E sì
anch’io, una bella
moretta,
magari in divisa
ROBERTO
sembra interdetto.
TERESA
Lo
sai che le mamme sono
delle
ottime investigatrici
Poi continua come
per scusarsi.
TERESA
Non
che ti abbia seguito,
ma
l’altro giorno ti ho visto
scendere
da una macchina con alla
guida
una signorina, che già
avevo
visto. E il saluto mi è
sembrato
un po’ più che una
stretta
di mano, poi l’ho
notata
anche lì in quell’orrendo posto,
che
si nascondeva dietro l’angolo
ROBERTO
Scusa
se non te l’ho detto,
ma tu
eri così, ìncav...
TERESA
Incazzata,
e sì.
E ne
avevo ben donde
Poi continua.
TERESA
Ma io
mi fido di te e se
la
frequenti
vuol dire
che magari mi
sono
sbagliata
Suona di nuovo il
citofono.
TERESA
Dai
non farla aspettare.
Dille,
se vuole, di salire.
Così
anche lei avrà modo
di
assaggiare
il
mio mitico ciambellone
ROBERTO
parla al citofono e apre il portone.
TERESA a MARCO
E tu
vatti a mettere qualcosa.
Poi
riprenderemo il discorso
MARCO
Non
vedo cosa,
Comunque
io sono sempre
l’ultimo
a sapere le cose
Poi vede lo sguardo serio di TERESA.
MARCO
Vado,
vado
58 SALA TV INT SERA
MARCO passeggia per la stanza,
la televisione è accesa in attesa della messa in onda della diretta di #SENZA TRACCIA.
TERESA
Però,
così a pelle, mi
è
sembrata una brava ragazza
MARCO
Poi
ha anche una buona
posizione
TERESA
Sempre
a pensare ai sold
MARCO
Non parlavo
di soldi,
volevo
dire che ha un lavoro di
responsabilità,
e a ROBERTO
serve
accanto una persona con
giudizio.
Con
la testa sulle spalle
TERESA
E tu
pensi che pochi minuti
con
una persona possano svelarti
tanto
di lei?
MARCO
No,
ma a un occhio attento.
TERESA
Mio
padre diceva che anche
se
riuscissi a mangiare un intero
vagone
pieno di sale insieme
a una
persona, non è detto
che
tu riesca a conoscerla veramente.
MARCO (scherzando)
Sai
la pressione,
alle
stelle,
con
tutto quel sale
TERESA forza un sorriso, poi è attirata dalla
televisione.
TERESA
Ora
va in onda #SenzaTraccia,
MARCO
Perdita
di tempo, a chi
vuoi
che interessi di
una
ragazza scomparsa,
sono
tutti presi da
queste
schifezze
tecnologiche
Prende il cellulare in mano e
mima la camminata guardando il cellulare.
MARCO (continua)
Tutti
a testa bassa a chattare
stronzate
ogni attimo della loro
vita.
Anche se PAOLA gli passasse
accanto
non la guarderebbero nemmeno
TERESA
Tu
invece neanche rispondi,
a
proposito fammi accendere il
cellulare
di PAOLA, è un po'
che
non lo accendo
MARCO
E che
speri di trovare,
ormai
lo conosciamo a memoria,
e poi
se PAOLA dovesse chiamare,
chiamerebbe
uno di noi
Sottofondo audio
della tv.
TERESA
accende il cellulare di PAOLA, e immediatamente arrivano
avvisi di messaggi
ricevuti. Ne legge qualcuno e, dopo qualche
secondo si rivolge
interdetta a MARCO.
TERESA
Che
strano,
un
tizio ha
inviato
un messaggio.
Sai è
uno dei selezionatori,
RENATO,
e dice di averti
incontrato
MARCO (a disagio)
Sarà
uno scambio di persona
TERESA
Ma
dice di averti visto
preoccupato,
anzi
addirittura sconvolto
MARCO (evasivo)
Non
ne vedo il motivo,
comunque,
non sono io,
è
sicuramente un errore.
Dalla tv si sente
una telefonata in diretta che nomina PAOLA.
EMANUELA
Conduttrice
Salve,
lei voleva parlarci
del
caso di PAOLA Monti?
Abbiamo
capito bene?
L'attenzione di MARCO e TERESA
per il cellulare scema e si
Concentrano sul
televisore.
SEGNALATORE
tv
Sì,
di quella ragazza,
PAOLA che ho visto prima mentre
facevate
vedere l'appello con le
foto
e i video. In alcune foto è
proprio
identica,
l’ho
vista, anzi...
EMANUELA
Sì,
mi scusi,
intanto
ci dica il
suo
nome e da dove chiama
CLAUDIO
IANNETTI
Sono
Iannetti Claudio e
mi
trovo a Fiumicino
vicino
Roma
MARCO
come sente la località, esclama terrorizzato.
MARCO
Oddio, è affogata!
MARCO crolla sul
divano.
TERESA
Ma
no, avrebbe chiamato
la
polizia,
non
la televisione
EMANUELA
Continui
la prego, lei dice di
aver
visto PAOLA Monti?
CLAUDIO
IANNETTI
Sì,
anzi le stavo dicendo che
la
sto vedendo proprio ora
EMANUELA
Cioè,
si spieghi meglio,
ora
lei è vicino a PAOLA?
Ne è
proprio sicuro?
CLAUDIO
IANNETTI
Guardi
se non è lei,
è la
sosia di quelle fotografie
che
si sono viste nell’appello
che
avete mandato
in
onda, certo è un po’,
come
dire strana, come la foto
dove
sembra che non stia troppo bene,
ma
non sembra ferita,
un
po’ trasandata
TERESA
e MARCO ora sono abbracciati davanti al
televisore.
TERESA
cercando di rimanere il più lucida e attenta possibile.
TERESA
Calmi,
stiamo calmi,
aspettiamo
EMANUELA
Come
strana? Ci spieghi
innanzitutto,
dove si trova
precisamente?
CLAUDIO
IANNETTI
Sono
al bar del Granchio,
e
questa ragazza sta fissando
il
televisore come in trance,
aspetti,
adesso le faccio una
foto
con il cellulare, anzi un
video
forse è meglio,
e se
possibile ve lo mando,
che
dite?
EMANUELA
Sarebbe
perfetto,
intanto
invito la redazione
ad
avvisare le forze dell’ordine
per
verificare sul posto la
presenza
di PAOLA Monti,
e
anche la famiglia Monti,
che
forse è già all'ascolto
MARCO e TERESA
rimangono abbracciati. Squilla il telefono dei
Monti, è la redazione che li avverte della segnalazione.
TERESA (risponde)
Sì,
pronto,
sì
grazie,
stiamo
seguendo anche noi
EMANUELA
Mi
comunicano dalla redazione che
possiamo
mandare in onda il video
inviatoci
dal nostro gentile
segnalatore,
solo un attimo,
penso
che ci siamo
Appare il volto di una dimessa ed emaciata PAOLA. MARCO e TERESA scattano in piedi e urlano all’unisono.
MARCO
e TERESA
È lei!
MARCO s’inginocchia davanti la tv.
TERESA al telefono singhiozzante.
TERESA
È
lei!
Sì, è
lei!
Paoletta,
amore
mio
TERESA prontamente si
riprende.
TERESA a MARCO
Telefona a ROBERTO e MASSIMO,
io avverto
l’ospedale,
fortuna che BARBARA è di turno
MARCO
Non ho il
numero di MASSIMO
TERESA
Ok, fallo
avvertire
da ROBERTO.
59 STUDIO
TELEGIORNALE INT NOTTE
Studio tg
conduttore/conduttrice
CONDUTTORE
Scoperto
un truffatore e abusatore,
che
con la scusa di offrire un
lavoro
adescava in rete delle ragazze
cercando
poi di abusare delle stesse
mentre
effettuavano i colloqui per un
lavoro
inesistente.
Le
manette sono scattate dopo la
segnalazione
di PAOLA Monti,
la
ragazza scomparsa
circa
un mese fa, vittima di un
tentato
abuso sessuale, che le ha
procurato
uno sconvolgimento psicologico
e
l’allontanamento da casa per via
di
una fuga dissociativa.
La
denuncia della ritrovata
PAOLA
Monti ha portato
a
far sì che anche altre ragazze
abbiano
avuto il coraggio di denunciare
il
loro persecutore.
Immagini di un uomo ammanettato, il selezionatore che PAOLA aveva denunciato,
che viene introdotto nell’auto della Polizia.
CONDUTTORE
Eccolo
mentre viene portato via
dalle
forze dell’ordine. Continuiamo
con
le notizie di cronaca
60
CASA MONTI
INTERNO
Teresa, Marco, Paola,
Roberto, Sarà
Dalla televisione si
entra in cucina dove c’è Teresa. Entra Roberto, seguito da Paola che sta
cercando Layla.
PAOLA
Mamma...
non trovo Layla...
TERESA
È
con papà...
PAOLA (preoccupata)
Dove?
Teresa sta per
rispondere quando si apre la porta ed entra prima Layla poi Marco che saluta
tutti allegramente, lasciando il guinzaglio per permettere a Layla di correre
verso Paola.
PAOLA
(a Layla mentre l’accarezza)
Amore...
dove sei stata senza la mamma...
MARCO Alla solita passeggiata mattutina...
Alla
salutare passeggiata mattutina...
PAOLA
(incuriosita-divertita)
Solita?
Teresa si avvicina a
Marco mentre egli sta prendendo una tazza e lo esorta mimicamente a fare
qualcosa. Marco sembra imbarazzato e fa cenno di aspettare, ma Teresa lo guarda
in un modo che non ammette replica. Marco come per fare un proclama attira
l’attenzione.
MARCO
(forte quasi grottescamente)
Ascoltate
tutti...
Tutti
si voltano verso di lui. Marco rimane un po’ in silenzio e Roberto lo esorta a
parlare.
ROBERTO
Allora?
Marco
soddisfatto di avere l’attenzione di tutti continua.
MARCO Ebbene... ho deciso... cioè
abbiamo deciso che è arrivato il momento
di dar frutto alle vostre passioni
e professionalità...
Roberto
e Paola si guardano interrogativi. Teresa invece annuisce e fa segno
a Marco di continuare.
MARCO
Volevo dire che
visto che ormai Paola... la nostra
Paola... è prossima alla laurea... ha bisogno di avviare un’attività che le
permetta
di mettere a frutto quanto di buono ha
imparato... di esercitare la sua
professione...
Marco
fa una pausa che gli permette di volgere lo sguardo verso Roberto.
MARCO
(continua guardando Roberto)
E
tu potresti realizzare quel bel sogno che hai...
ROBERTO
Cioè?
Marco
mentre cerca conferma da Teresa, continua.
MARCO (con ovvietà) Quello del lavaggio per
animali...
ROBERTO
A
parte il fatto che si chiama toelettatura
per cani e gatti... ma tu come fai a saperlo...
TERESA
(decisa)
Poi
ti spiego... ora non interrompiamo
vostro padre.
MARCO Va bene come si chiama si
chiama...
ma
sempre un lavaggio è...
TERESA (lo incalza)
Quindi?
MARCO
Quindi...
TERESA
(facendogli cenno di stringere)
Sì...
vai al dunque...
MARCO
Ah...
sì... bene...
Marco
guarda i ragazzi ed esclama.
MARCO
Apriremo
uno studio veterinario con
annessa
la toelettatura per animali...
PAOLA
(scettica)
Sì... e i soldi?
TERESA
(guardando Marco)
Papà
ha pensato a tutto... vero?
MARCO
Certo...
ho analizzato e sondato le attività... e
alla luce dei risultati sono entrambe
vantaggiose... quindi chiederemo un
finanziamento agevolato...
so
già come fare... sono o non sono un
consulente finanziario...
Paola si alza ed
entusiasticamente lo abbraccia e lo ringrazia. Marco preso alla sprovvista
dapprima rimane rigido, poi si scioglie in un abbraccio dolcissimo e
commovente. Anche Roberto si unisce ai ringraziamenti sospinto da Teresa. Suona
il citofono e Paola va per aprire, ma viene sorpassata da Roberto che si
precipita a rispondere a Sara che ha suonato.
PAOLA Che furia... certo che mi sono
persa un sacco di cose... il nostro
Romeo qui ha perso la testa... tanto
che non vedo più la fila di ragazze
che lo aspettano... papà che flirta con
Layla... e la mattina non inizia con scontri verbali...
anzi...
Paola
indica Marco che sta preparando la pappa per il cane.
PAOLA
Solo
tu mammina sei sempre la stessa...
Suona il campanello e
Roberto apre la porta a Sara che entra e saluta. Marco prima di uscire dice che
la sera successiva andranno a mangiare in un posto splendido con una cucina
eccellente e invita anche Sara e Michael. Dopo l’uscita di Marco, Teresa offre
il suo ciambellone.
61
BANCA UFFICIO DI MARCO
MARCO è nel suo ufficio ed è al telefono con FRANCO.
MARCO
FRANCO, carissimo
amico mio.
Come va?
FRANCO
Ma che bello sentirti
Come vanno le cose?
MARCO
Tutto bene, tutto bene grazie.
Ti volevo chiedere, un tavolino per quattro,
no meglio per sei,
domani sera, è possibile?
FRANCO
Domani?
sei proprio fortunato,
per domani sera avevo in testa un menù
da leccarsi i baffi
MARCO
Ah, perfetto
FRANCO
Hai detto sei?
Quindi cinque più LAYLA?
Sai che lei avrà il posto
d’onore
MARCO
Certo che ci sarà LAYLA,
e noi saremo in sei.
Sembra che la famiglia abbia
nuovi membri
FRANCO
Bene, bene,
come si dice più siamo
meglio stiamo
MARCO
Eh, sì hai ragione
FRANCO
Vuoi che ti legga il menù?
MARCO
Guarda io non voglio neanche
vederlo il menu.
Scegli tu, so che sarà
tutto eccellente
Poi continua
MARCO
(con complicità)
Ah, FRANCO,
mi raccomando, quello che
è successo, diciamo che
sarà il nostro grande
segreto
FRANCO (finge di cadere dalle nuvole)
Perché? Che è successo?
MARCO (grato)
Grazie mio generoso amico.
Cia, cia, ciao
MARCO chiude la telefonata
e si sente, sicuro e determinato.
Prende in mano la pratica di ADRIANO, la guarda
con sfida e
dice.
MARCO
Ok, e ora, si va
all’attacco!
FINE
PERSONAGGI E
CARATTERIZZAZIONI:
MARCO MONTI
circa 60 anni bancario sposato con TERESA uomo
tutto di un pezzo, onesto e rispettoso, si sente a tutti gli effetti il capo
famiglia
TERESA MONTI
poco più che cinquantenne, infermiera, moglie di MARCO, donna dolcissima e madre premurosa, senza essere
prevaricante, guida lei la famiglia
ROBERTO
MONTI figlio di MARCO e TERESA circa 30 anni single
lavora part-time e
volontario presso associazione per disabili
PAOLA MONTI
figlia di MARCO e TERESA circa 26 anni studentessa universitaria veterinaria in
cerca di occupazione
SERGIO direttore banca di MARCO ultra cinquantenne
FRANCO gestore del bar
sulla spiaggia sui 50 anni simpatico
CRISTINA segretaria di
SERGIO circa 35 anni algida
ADRIANO cognato di MARCO circa 50 anni
RENATO selezionatore circa
45 anni
LUISA moglie di RENATO
circa 40 anni
BARBARA
collega e coetanea di TERESA
LUCA carabiniere 40 anni
SARA carabiniera 28 anni
EMANUELA giornalista circa
30 anni conduttrice del programma tv Senza Traccia
MASSIMO
fidanzato di PAOLA
LAYLA
cagnolina della famiglia Monti. Legatissima a PAOLA
Nessun commento:
Posta un commento