lunedì 27 febbraio 2023

 



Embè... doveva per forza finire così.

sceneggiatura per un cortometraggio di Emiliano Frattaroli





 

 

*MARCO è un uomo maturo, di mondo e di buona cultura, ha una

condizione economica agiata e viene da un rapporto di coppia

interrotto bruscamente, e lui si ammonisce per essere stato cieco,

malgrado la sua notevole esperienza, e anche dilettantesco.

Mentre vuole stare solo con sé stesso si imbatte nella compagnia di un cane (ZAC) che sembra apprezzare e capire il suo sfogo. Nasce un feeling che porterà sollievo a entrambi.

 

*TERESA è un’attrice di teatro che mette in scena commedie impegnate, una ragazza affabile, dolce e sensibile, con un’ottima cultura e senza troppi problemi. Le piace parlare e al momento è single e non è alla ricerca di un partner. Vive sola con la sua cagnolina LAYLA, tra Roma e la sua città natale.


Spiaggia Esterno giorno

 

MARCO

 

Embè... doveva per forza finire così…

che ti eri messo in mente?

E adesso tutti a dire … ma io avrei…

io farei… io invece credo che… ma…

ma fatevi i fatti vostri… ma che

volete… voglio proprio stare da solo

a pensare con me stesso… senza che

qualcuno mi interrompa… è proprio così è

 

MARCO guarda il cellulare che ha in mano e come per parlare a tutti

insieme sbraita nel microfono iniziando una telefonata immaginaria

 

MARCO

Voglio stare solo… solo… solo come

un cane… non vi voglio sentire a criticare

a giustificare… cosa? che avete da parlare… ma

che ne sapete di quello che è giusto… e che è

sbagliato proprio quello … quello che sta nella

mia testa… sulla mia pelle… lo so solo io… … sì,

proprio io e solo io… anvedi che gente…

e allora voglio stare con me stesso

 

                          

MARCO (con soddisfazione)

Ahhhh… e capire che succede…

 

Chiude il cellulare e muove alcuni passi quasi inciampa

distrattamente su di un cane, non notato e attratto dalla sceneggiata

di MARCO si era avvicinato

 

MARCO lo guarda

E tu che ci fai qui?

 

MARCO (tra il sospettoso e il divertito)

Stavi forse origliando la mia

telefonata eh?

 

Poi guarda il cellulare, sorride e continua ridendo di sé.

 

MARCO

... la finta telefonata

 

MARCO (continua serio)

Ma mi dovevo sfogare... hai sentito

quante gliene ho dette? E loro

zitti... zitti... stavolta

non hanno potuto interrompere...

contraddire...

 

Si muove come per andarsene e continua rivolto al cane.

 

 

MARCO

Ci vediamo bello...

 

Poi si guarda intorno per cercare i proprietari e non scorgendo

alcuno chiede stupidamente al cane.

 

MARCO

Ma sei solo?

 

Rendendosi conto della domanda inutile.

 

MARCO

... ma che lo chiedo a te... ammazza che stupido...

 

MARCO cerca di vedere se porta un collare con un identificativo, ma non lo trova.

 

MARCO

Mi sa che ti sei perso...

sai che facciamo... aspetto un po’ qui

con te... tanto non ho fretta... io

ho un appuntamento con me stesso...

me stesso sono qui...

 

Trova una sistemazione vicino al cane, lo accarezza, si distrae un po’, poi lo guarda negli occhi e dice. 

MARCO

Adesso io non è che voglio coinvolgerti

in faccende private altrui... ma vedo

che con te posso confidarmi...

se non si ha fiducia con i migliori

amici dell’uomo...

 

Poi si alza di scatto e comincia deciso.

 

MARCO

Ma tu li dovevi vedere... con quelle

facce da mantenuti passivi...

 

Poi quasi a giustificarsi.

 

MARCO

... anch’io sono, se vogliamo...

Sono un mantenuto... cioè...

vivo di rendita...

 

MARCO(con tono deciso)

Ma non si vede... sono sempre stato

attivo... mi sono interessato all’arte...

alla cultura...

 

 

MARCO(schifato)

Questi invece non hanno mai fatto

altro che vivere nella nebbia del

gossip... hai presente il gossip no...

 

MARCO(gesticolando)

... è quella cosa che serve per parlare

tanto... ma sempre degli altri... e

immaginare di vivere... e quasi

fare proprie, le esperienze altrui...

quasi una vita virtuale...

 

MARCO(elencando)

Se parlano di sport... l’amante

del calciatore tale... la bella

nuotatrice che si prende e si

lascia con qualche suo collega...

l’ombrellina dei gran premi... che...

 

MARCO(ammiccando)

Non è che sia un discorso poco interessante...

ma c’è pure la corsa... se parlano di

politica... ... che te lo dico a fare

lì ce n’è per più vite consecutive...

quindi campano di rendita anche per le vite...

 

Dopo una pausa continua.

 

MARCO

Dicevo la politica... ma hai visto in

che situazione siamo ridotti... la

politica che ha abbandonato le ideologie

e che punta solo al potere...

infischiandosene della gente...

inciuci tra le opposte fazioni pur

di mantenere gli scranni occupati

dagli stessi cu... sederi di sempre...

i falsi nuovi che cercano alleanze

con i vecchi potenti... tutti in balia

delle banche... di una politica svenduta

alle lobby... e impaurita dal nuovo

che avanza...

 

Poi riprendendo il filo del discorso.

 

MARCO

ti stavo dicendo... questi melliflui

personaggi... i miei amici tra virgolette...

in base alle loro pseudo conoscenze

della psiche... maturate guardando

e discutendo animatamente per ore del

tronista che ha scelto male la compagna

della puntata... hai capito

da che università provengono... ...

dicevo... si sono sentiti tutti

Sherlock Holmes che dovevano indagare...

e dire la loro su com’è successo quello

che è successo...

 

MARCO(gesticolando nervosamente)

Ma che te devi indagà...

 

Poi con aria indagatrice mimando il gesto di una lente di

ingrandimento e facendo il verso.

 

MARCO

Tu però le hai detto quella volta che poteva...

mentre lei pensava...

 

Guarda il cane e pensando si stesse chiedendo cosa stesse mimando lo

Spiega.

 

MARCO

è come se con questa lente ti

volessero leggere il pensiero...

ma non perché ti vogliono aiutare a capire...

ma per confrontare le centinaia di

pettegolezzi che gli sono giunti...

 

MARCO

(mimando il chiacchiericcio)

Parlano... parlano... come vecchie zitelle

e zitelli... sui caz... scusa sugli

affari degli altri

 

MARCO(spiegando)

... vedi... per loro è quasi un

gioco... tipo una caccia all’assassino...

sai quei giochi da tavolo... ...

sì... bravo hai capito...

 

MARCO(con ammirazione)

Ma lo sai che capisci proprio tutto...

quasi quasi mi trovo meglio a parlare con

te... perché si vede che mi stai a sentire...

che mi ascolti... e non mi chiedi...

 

MARCO(soddisfatto)

Ahhh... che meraviglia poter dire le cose

come stanno... senza pensare che chi

ti sente sta calcolando quando potrà dire...

Io l’avevo detto... con aria di vittoria...

  

 

MARCO

... penso che ti stia annoiando...

scusa... che ne sai tu di queste vicende...

la tua mente e scevra da questi problemi umani...

 

Guarda l’orologio e continua con fare amichevole.

 

MARCO

Senti... qui non si vede nessuno...

e visto che si è fatta l’ora di

poter incamerare qualche alimento

energizzante... cioè... che ne dici

di andarci a mangiare qualcosa...

amico mio... non ci allontaniamo tanto...

così se ti cercano... a proposito

chissà come ti chiamano...

ti chiamo... vediamo...

un nome da cane...

 

MARCO(pensieroso)

Io però non ho mai avuto un cane...

anzi devo dire che a casa mia non

ci sono mai stati animali... e

credo che non ce ne saranno mai...

non è per razzismo... è che...

come dire... a me trovare i peli

per casa e sugli abiti...

darebbe veramente poco piacere...

 

Poi lo guarda fisso e continua.

MARCO

Dalla faccia che hai sembri...

anzi mi ricordi qualcuno...

 

Gli guarda bene il muso ed esclama.

 

MARCO

... perché non ci ho pensato prima...

sembri zio Zaccaria... lo stesso sguardo

intelligente... ah... che brav’uomo

zio Zaccaria...

MARCO(sicuro)

Deciso! Ti chiamerò Zaccaria...

 

MARCO fa le prove.

 

MARCO

Ehi Zaccaria... Fiu fiu... Zaccaria...

 

MARCO(ripensandoci)

Forse basta ZAC... Èh?

come lo vedi... anzi come lo senti...

ZAC...

 

Il cane rizza le orecchie.

MARCO(trionfante)

ZAC... sì ZAC... ...

è proprio un bel nome amico mio.

 

Si alza e si avvia chiamando a sé il cane che lo segue subito.

 

MARCO

C’è una trattoriola che io frequento...

è proprio qui vicino... niente di che...

ma si mangia bene... non so...

ma se per te non va bene scegliamo un altro

posto... che dici?

 

Il cane fa qualcosa che MARCO interpreta come una risposta affermativa.

 

MARCO

... allora facciamo come vuoi tu...

bravo... bella scelta... vedrai...

fidati si mangia proprio bene...

e poi sono amici... e poi...

 

Ci pensa su, poi convinto continua.

 

MARCO

E poi sì... gli amici come te sono bene accetti...

 

MARCO(con entusiasmo)

                Andiamo... vamos... let's go... raus... 

 

MARCO(pensieroso)

In che lingua ti parlano...

ma chi se ne frega io ti parlo la mia...

tanto mi sembra che capisca più tu che...

lasciamo perdere...

 

E continua a parlare del più e del meno mentre si allontanano.

 

 

Interno giorno locale trattoria.

 

Qualche avventore, ROBERTO (l’oste), MARCO, ZAC.

 

MARCO e ZAC entrano nel locale.

 

MARCO saluta tutti calorosamente, che ricambiano con piacere manifestando stima e simpatia nei suoi confronti.

 

MARCO(a ROBERTO)

Un tavolo per due... grazie...

oste della malora...

 

ROBERTO

(a MARCO con confidenza e complicità)

Che aspetti qualche bella dama...

 

MARCO(serio)

No, siamo già qui entrambi...

 

Poi rivolto a tutti

con aria ufficiale Signore e signori... vi presento il mio amico ZAC... che questa volta mi onora della sua presenza al mio tavolo

 

ROBERTO prepara un tavolo per loro.

 

ROBERTO

Ti sei ridotto solo come un cane...

proprio come volevi eh...

 

MARCO

... Non sono solo come un cane...

siamo in due e ZAC sa essere di

grande compagnia...

 

Si siedono, con ZAC che si posiziona accanto alla sedia di MARCO,

lo guarda e si siede.

 

L’oste sorpreso              Sembra che ci sia già stato qui… non finirò mai di stupirmi…

Ordinano uno scondito spezzatino al sangue per ZAC e un’insalata

per MARCO.

 

MARCO(a ZAC)

Certo che questa cosa della carne potrebbe

essere di ostacolo alla nostra amicizia...

sì...sono vegetariano... ma non

per mera scelta alimentare... soffro

al pensiero che si debba uccidere per

mangiare, quando in effetti sono

moltissime le persone che potrebbero

giovare di una dieta senza carne...

tu pensa agli obesi... quelli grassi

grassi... come…

 

Marco si guarda intorno come per cercare un esempio, poi indica Roberto e continua

 

MARCO

Guarda, proprio come lui, grasso e unto

ahahahah

 

ROBERTO lo ha sentito e gli rivolge sorridendo un gestaccio mentre prende i piatti da portare al tavolo di MARCO.

 

Arrivato al tavolo ROBERTO dice.

 

ROBERTO

ZAC non gli credere, io mangio benissimo

e sono sanissimo… e dopo che avrai

gustato questa delizia,

starai meglio anche te

 

Mentre mangiano MARCO si rivolge a ZAC.

 

MARCO

Chissà però... hai mai provato a mangiare...

che so... una carota... fa bene...

prova ad assaggiarla

 

E gli avvicina un pezzo di carota che ha preso dalla sua insalata,

ma ZAC la rifiuta.

 

MARCO(deluso)

Sei nato proprio carnivoro...

 

ROBERTO serve al tavolo un ragazzo (con aria dimessa, vestito con

abiti lisi) e battibecca leggermente con lui rammentandogli che

può mangiare a riempirsi, ma non può volere altro da bere che

acqua, perché è disposto a dargli da mangiare gratis anche una

volta al giorno, ma non deve bere vino o alcoolici, né lì, né

fuori, altrimenti finisce anche il gioco.

 

MARCO(a ZAC)

Poi una volta mi ha portato una porzione di

patate al forno che solo a vederle...

erano una delizia... e mi ero

tenuto una piccola patatina... una pepita

croccante per ultima... ma forse distratto

dall’appuntamento galante... e anche di più...

che si preannunciava dopo cena...

ho messo in bocca quell’ultimo boccone e

masticandolo con voracità... mi sono accorto

che non era la patatina da me agognata...

 

MARCO(terrorizzato)

Ma aglio... un immenso spicchio d’aglio...

 

Vedendo che il cane non sembrava aver capito, continuò spiegando.

 

MARCO

Ragazzo mio... non hai capito...

aglio... sembrava avessi ingerito un

candelotto lacrimogeno... e pensai subito

a quella dolce fanciulla che non potevo

vedere se non da due metri di distanza...

 

Guarda il cane

 

MARCO (continua)

Perché?... come perché...

avevo il fiato estraniante...

quasi un’arma chimica... un

super eroe... diciamo... ma

decisamente asociale

 

Ride, poi continua

 

MARCO

... la patatina finta,

che scacciò la patatina vera...

 

ROBERTO si avvicina per sparecchiare, poi rivolto al cane.

 

ROBERTO

ZAC... era un po’ che non vedevo il dottore

così sorridente... devi proprio essere

un’anima buona...

 

 

MARCO(a ROBERTO)

Gli stavo raccontando la disavventura

avuta con l’aglio...

 

 

ROBERTO(contrito)

Ancora oggi mi sento in colpa...

 

MARCO(sorridendo)

Ma non ci pensare nemmeno...

 

Continua indicando il tavolo con il giovane.

 

MARCO(serio)

A proposito...anche tu mi sembra sei

in lizza per un posto in Paradiso...

quello continua a essere ingozzato

gratuitamente molto spesso...

 

ROBERTO(con modestia)

Lo sai come sono fatto... è un bravo ragazzo...

ha avuto notevoli sfortune nella vita...

e non si è mai lamentato... non voglio che

diventi un ubriacone o un drogato e quindi

ho fatto un patto con lui... chissà che un giorno...

 

MARCO(interrompendolo)

Lo assumerai... così magari ti

metti in pensione...

 

ROBERTO(fintamente offeso)

Ma che pensione... sono un giovanotto...

 

MARCO(sarcastico)

Sì di primo pelo... ...

sei decrepito oramai...

 

ROBERTO(serio a ZAC)

Non so proprio come tu faccia a sopportarlo...

forse lo conosci da poco... ma attento...

 

Poi dando una pacca sulla spalla di MARCO continua.

 

ROBERTO

Scherzo ZAC... ti sei fatto proprio

un buon amico...

 

Lo accarezza mentre MARCO gli risponde.

 

MARCO

Caro il mio amico oste...

quando si sta insieme a dei veri

amici si è più sereni e disponibili

ad annusare la vita...

 

Poi continua serio a ROBERTO.

 

MARCO(serio)

Senti un po’... hai visto qualcuno

di Francesco?

 

ROBERTO

No... sai ho sentito dire che ci sono

ancora accertamenti fiscali in

corso... e poi la botta è stata forte...

un ragazzo così giovane...

 

MARCO(triste)

Che grave perdita... che bravo ragazzo...

quando va via la speranza... cede anche la

forza di combattere e continuare... si spenge

la luce e desideri soltanto essere avvolto

dal buio e ti lasci andare...

 

Poi gentile rivolto a ZAC.

 

MARCO

Hei... ragazzo... prendi qualche altra cosa?

che so un gelato... un caffè...

 

Rivolto a ROBERTO.

 

MARCO

Ehi ostaccio della malora portaci due...

 

Guarda ZAC sorridendo e sempre rivolto a ROBERTO.

 

MARCO

Un bel caffè come solo le tue esperte

mani sanno fare...

 

Poi rivolto a ZAC.

 

MARCO

Però non è finita... c’è una sorpresa

anche per te... ... vedrai... vedrai...

 

 

Strada Esterno giorno

MARCO e ZAC camminano lentamente.

 

MARCO(a ZAC)

Che brutta storia... sapessi...

ho dovuto piangere un... non potrei

proprio affermare che mi fosse amico...

ma lo conoscevo abbastanza per

aver intuito che era una brava persona...

onesta e con la forza che mi

sembrava quella giusta per poter emergere...

non dico fosse un genio...

ma sapeva fare molte cose e le metteva

in pratica con passione...

 

Piccola pausa e continua.

 

MARCO

Povero Francesco... bruciato dai debiti...

oppresso... annichilito e umiliato

dall’abbandono... quello che ricevono tutti

coloro che hanno bisogno di uno Stato...

... che non c’è mai... Pensa che era

riuscito ad aprire un locale... niente di che...

facevano anche degli spettacolini di musica

e rassegne d’arte su un piccolo palcoscenico...

più volte io stesso ho assistito a performance

e visitato mostre interessanti... sai quegli

spazi culturali che hanno istruito milioni

di giovani e non, da generazioni... ...

debiti... abbandono... disperazione...

hanno costretto un giovane pieno di speranze...

a salire su quel palco e appendersi per la testa

e lasciare questo mondo...

 

MARCO dopo un breve silenzio continua.

 

MARCO

Ti racconto un episodio che ho vissuto

personalmente. L’altro giorno sono andato

alla mia banca e mentre aspettavo di

parlare con il Direttore per alcune faccende

personali, ho involontariamente ascoltato

una discussione che un signore stava

facendo con l’impiegato. Per fartela breve,

questo cliente aveva richiesto uno scoperto

di mille euro per non dover ogni volta pagare

commissioni su un piccolo sforo di poche

centinaia di euro che ogni mese gli si

creava sul conto. A tal fine aveva consegnato una

dichiarazione dei redditi di circa 29 mila euro,

e pensava che ciò potesse bastare. Gli si

avvicina il Direttore che informato dall’impiegato

sulla richiesta, si è accostato al viso del povero

cliente e con un ghigno da sciacallo, guardandolo

negli occhi gli chiede “Non ha un appartamento

da dare in garanzia?”. L’uomo lo guarda tra

il divertito e lo sbalordito e gli dice che ha

chiesto solo mille euro e non centomila. Ma il

Direttore sempre più assatanato, quasi con

la bava alla bocca gli ripete le stesse parole,

adducendo il fatto che la Banca non può rischiare

di dare soldi senza le opportune garanzie.

Il pover’uomo riprese le sue carte e se ne andò

senza dire altro. A quel punto il Direttore mi

guarda e gentilmente, poiché io sono un ottimo

cliente, mi chiede in cosa avesse potuto servirmi.

Io a quel punto ero tentato di chiedere delle

spiegazioni riguardo la faccenda

appena conclusa, ma guardando quell’ignobile

persona negli occhi, sorridendo gli ho detto

“ Certo caro Direttore... vorrei chiudere

il conto!”. Lo sguardo dello sciacallo è stato

immediatamente sostituito da quello di un

cane bastonato e mi ha chiesto il motivo.

Forse non mi trovavo bene, oppure qualche istituto

concorrente mi aveva offerto condizioni migliori?

E lì... ... gliele ho cantate di gusto,

offendendoli e disprezzandoli per quello a cui

avevo appena assistito. Lui si è cercato di

giustificare, adducendo il fatto che non

dipendeva da lui ma dalla direzione, e che lui

non aveva il potere di elargire somme a

chicchessia se non dietro solide garanzie. A questo

punto mi sono rivolto agli impiegati dicendo loro

che quell’uomo prendeva uno stipendio molto più

alto rispetto al loro, ma che non aveva senso,

visto che anche lui era un loro collega senza

responsabilità superiori. A quel punto l’ho

lasciato lì con la bocca aperta e ignorandolo

mi sono rivolto all’impiegato e ho fatto chiudere

il mio conto. Devo dire che per loro è stata una

bella botta, e anch’io qualche disagio l’ho

trovato dovendomi spostare di qualche isolato, ma

... che soddisfazione!

 

Poi cambiando tono sorride a ZAC e dice.

 

MARCO

Ma io ti avevo promesso qualcosa...

... ogni promessa è un debito...

vamos... andale... vabbè annamo va...

 

Si avviano.

 

Gelateria Esterno giorno

MARCO ZAC.

 

MARCO e ZAC seduti a un tavolino fuori di una gelateria che espone

un cartello “Gelato per cani”.

 

Spiaggia Esterno giorno

 

Mentre passeggiano lungo il mare, sulla spiaggia o lungomare,

MARCO e ZAC, si rincorrono, giocano e si siedono vicini. MARCO

racconta a ZAC le sue emozioni di fronte alla bellezza della

natura.

MARCO

Ogni giorno si ripete e ogni giorno è diverso...

un’opera d’arte senza soluzione di continuità...

il mare... il sole... tramonti e albe sempre

puntuali e sempre imprevedibilmente meravigliosi...

 

Poi all’improvviso si fa serio guarda ZAC e gli fa una domanda a

bruciapelo.

 

MARCO

Vuoi più bene a me o ai soldi?

 

ZAC preso alla sprovvista drizza le orecchie, e MARCO ride e si

scusa.

 

MARCO

Non l’avevo con te... ...

come potresti amare il denaro... Ma

questa domanda idiota...

vuoi sapere chi me l’ha fatta?

 

Come per ricapitolare continua.

 

MARCO(scimmiottando)

Possibile che stai sempre a pensare ai

soldi, e poi lo sai che non

fanno la felicità... e poi... e poi...

e poi è solo un pezzo di plastica...

 

MARCO(riflettendo)

Questa donna... vedi... come dire...

... era diventata come un

pezzo d’arredo, un corpo... bello certo...

che brancolava tra la piscina e la

palestra... con tanto di personal trainer...

tra la cucina e la sala hobby... tra la

manicure e la parrucchiera... ... che ti

devo dire a me però faceva piacere...

e perché poi... ... perché ero

rincitrullito... rincitrullito è la

parola giusta... avrai visto

il cartone animato... certo l’hanno

visto tutti... Bambi... quando si innamorano

delle rispettive femmine... Bambi li chiama

rincitrulliti... perché... diventano

completamente persi... galleggiano nell’aria...

persi... completamente persi...

 

Con aria di autocommiserazione continua.

 

MARCO

Proprio come me... un imbecille rincitrullito...

come un fanciullo alle prime armi... sai...

quando bastavano degli sguardi per farmi

cadere la mascella e fuoriuscire l’acquolina

dalla bocca...

 

MARCO(duro a sé stesso)

Come un principiante... uno sbarbatello

principiante...

 

MARCO(con falsa modestia)

Perché non per vantarmi... ma...

ho avuto avventure amorose molto

intense e ... piccanti... non so se

ti ho mai raccontato... no... non

credo proprio... ... fin da molto

giovane... ho potuto apprezzare le

attenzioni delle donne... ero un bel

ragazzetto... e dimostravo meno della

mia età e devo dirti in gran segreto...

anzi giura che non ne farai scopo

di ricatto in seguito... a me all’epoca

non fregava niente di queste sciacquette

che parlavano sempre degli altri...

con argomenti limitatissimi e noiosissimi...

... io mi divertivo a imparare...

imparavo più che potevo... leggevo

tutto ciò che mi capitava a tiro... e

questo poi mi agevolò a scuola perché

abituato a leggere capivo prima e

memorizzavo più velocemente della media...

 

Fa una pausa e riprende.

 

MARCO

Invece gli amici e parentucoli vari...

mi dicevano di non perdere tempo... che

nella vita c’è ben altro che la cultura...

proprio un branco di ignoranti deficienti...

e non si rendevano conto che loro erano

impoltroniti a parlare delle gesta altrui...

mentre io oltre che dissetarmi con la

cultura... raggiungevo buoni risultati anche

in altre cose... ... non per niente...

ma ero un gran bell’atleta... ho

gareggiato in molte discipline... avevo

un fisico d’acciaio... e anche adesso...

senti qua...

 

Mostra il bicipite a ZAC... poi timidamente si ritrae e continua.

 

MARCO

Per loro invece contava solo il polo...

il tennis... non per giocare ma per

mostrare abiti alla moda o la nuova

fiamma ai tornei internazionali...

e poi il bridge...

 

Continua sorridendo.

 

MARCO

Sembrava di vivere un film... sai quei film che

parlano di vita vissuta... quelli in bianco

e nero... il neorealismo... che

fascino ha generato il cinematografo ai tempi del

neorealismo... e quante volte ho pianto e

riso su quelle scene dei film... potrei quasi

aprire un club di rincoglioniti... sai quelli

che si commuovono per un non nulla... ...

io ne sarei per distacco il presidente

mondiale...

 

MARCO(ricordando)

C’è stato un film che mi diede delle emozioni

particolari... e... fece breccia nella

mia anima..., Tempo di villeggiatura del Maestro

Antonio Racioppi... con un cast eccezionale...

De Sica... Manfredi... Carotenuto... eh...

quelli sì che erano film...

 

Riflette e poi continua.

 

MARCO

Ma sto divagando troppo... volevo dirti...

l’ho incontrata quasi per caso a una delle

noiosissime feste a tema che ti impongono

di andare vestito come un cretino... e lei

era lì, l’ho vista e... mi è piaciuta subito.

Sai piccolina... ma non troppo...

con le giuste cose al punto giusto...

 

MARCO(ammiccando)

Mi hai capito no?... Morbida al punto giusto...

ho sempre detestato le ragazze anoressiche

o quasi... il tatto è importante e vuoi mettere

toccare un corpo pieno di ossa che sporgono e

stringere una morbida fanciulla... è certamente

tutta un'altra cosa... ma ti dicevo...

occhioni chiari e... ... sembravano anche

intelligenti! E proprio quello mi ha fregato...

che mi ha rincitrullito... sembravano

intelligenti... non quelli della solita ochetta

che apre bocca e le dà fiato... all’inizio è

stato molto piacevole... sembrava interessata

ad argomenti a me cari... alle visite ai musei,

alle mostre... e parlavamo di questo e parlavamo di

quello... poi un giorno mi sono accorto

che in effetti parlavo solo io, tanto che...

quasi con paura... le chiesi “ Ma

cara... veramente ti interessano i discorsi che

facciamo... i luoghi che visitiamo?” Lei mi guarda

cerbiattamente e con un sorriso da 132 denti,

candidamente mi risponde “Ma caro amore mio...

certo che no... ma se piacciono a te...

io te li faccio fare quei discorsi barbosi...

e mi diverto a vedere le facce

buffe che fai... lo sai che ti voglio

bene... io non capisco molto di quello che

vediamo e che mi spieghi... e sinceramente...

però non ti offendere... io mi annoio...

ma cerco di non farmene accorgere...”

 

Dopo una pausa in cui guarda negli occhi ZAC, continua.

 

MARCO(urlando)

Un’attrice... una grande attrice... da oscar...

Ma poi lei prosegue dicendo che certamente si

divertiva di più quando andavamo a fare

shopping “Allora sì che mi diverto amore...

e tanto... a proposito mio dolcetto squisito...

se tu ti annoi a venire a fare shopping... e non

mentire che me ne sono accorta... mica sono

stupida io... perché non mi dai quel pezzetto di

plastica... così posso fare da sola... e così

mentre tu giri per i musei... io non ti seccherei

con le mie piccole spesucce.” Il pezzetto di

plastica... hai capito...

 

Vedendo che ZAC sembrava non avesse capito, tira fuori dalla tasca

una carta di credito e la indica.

 

MARCO

Questa è il pezzetto di plastica che la stron...

che lei voleva per le sue spesucce.

Vedi si piega... è colorata... ma è

paragonabile a una pistola... se sono entrambe

cariche aprono qualsiasi porta... e lei lo

aveva capito... perché quando entrava

in un negozio tutti le sorridevano ed erano

estremamente cortesi.

 

Dopo una pausa continua.

 

MARCO

ti credo con tutto quello che spendeva...

e poi con una semplicità estrema... bastava

strisciare la plastica e... ... il gioco

era fatto...

 

Poi continua.

 

MARCO(trionfante)

Però l’altro giorno ho avuto un’illuminazione...

all’improvviso tutto mi si è svelato... proprio

mentre mi diceva se amavo più lei o il pezzo

di plastica... la risposta è affiorata senza

che potessi trattenerla... ebbene sì...

amavo di più il pezzo di plastica e le ho fatto

fare i bagagli e accompagnata al taxi.

La cosa che non ti ho detto è che i miei amici

l’adoravano... parlavano la stessa insulsa lingua...

e io ero diventato quasi invisibile ai loro

occhi... parlavano... parlavano di niente ed erano

tutti contenti... mi dicevano che finalmente avevo

trovato la compagna ideale... quella che mi

avrebbe fatto crescere e dimenticare quelle

inutili perdite di tempo ai musei e quelle spese

inutili di libri polverosi che annoiavano già

dal titolo... Poi l’epilogo della storia ha

scatenato tutto quello che già sai... e la mia...

irritazione e l’allontanamento... spero definitivo

da quell’inutile gente.

 

Poi come ripresosi da una trance, guardando l’orologio, continua.

 

MARCO

Ma insomma... dicevo... Però...

... è stata proprio una bella giornata...

ci siamo divertiti un mondo... ... penso

che sia il caso che ci avviamo verso casa.

 

MARCO e ZAC si avviano insieme.

 

6 Esterno giorno

 

MARCO ZAC TERESA LAYLA

 

MARCO e ZAC stanno camminando, quando gli arriva un WhatsApp con

un video su artisti di strada. MARCO lo guarda e cerca di

mostrarlo a ZAC.

 

MARCO(a ZAC)

Vedi... questi qui da noi sono considerati

alla stregua di mendicanti... e spesso

cacciati e multati dalle autorità...

ma devi sapere che sono invece degli

artisti... musicisti... funamboli...

attori... che all’estero sono considerati

come lavoratori veri e propri e hanno

degli spazi a disposizione... pagano le

tasse e riescono a dilettare le persone

che hanno la fortuna di passare

lungo le strade affaccendate nelle loro

quotidiane attività... la cultura

viene sempre più ostacolata a beneficio

di altre più lucrose e magari poco

legali situazioni... perché vedi...

 

MARCO si accorge di essere rimasto solo, non ha più ZAC vicino.

Preoccupato lo cerca e lo vede poco distante che sta annusando una

cagnetta al guinzaglio di una ragazza (TERESA). Si avvicina al

gruppetto e rivolgendosi alla signorina.

 

MARCO(preoccupato)

Lo scusi... non me ne ero accorto...

non è che sia il mio cane... ma mi

sento responsabile...

 

TERESA (sorridendo)

Non si preoccupi... si vede che si sono

simpatici... e poi LAYLA ha poche

possibilità di incontrare suoi simili...

e il suo... o comunque questo bel

cagnolino sembra educato e voglioso

di fare nuove amicizie...

 

MARCO la guarda in viso e si accorge che lei è molto graziosa, e

con fare elegante fa le presentazioni.

 

MARCO(accennando un baciamano)

Permetta che mi presenti...

io sono MARCO... e lui il mio

caro amico ZAC...

 

TERESA

Io sono TERESA... e lei è la mia

piccola amica LAYLA...

 

Tra i quattro si instaura fin da subito una simpatia.

 

MARCO

Bene... se non vi disturba...

potremmo fare qualche tratto insieme...

 

Poi continua come per scusarsi.

 

MARCO

Mi creda... non vorrei essere scambiato

per il solito pappagallo che

vuole approfittare... con secondi fini...

ma...

 

Lei lo interrompe.

 

TERESA

Non si preoccupi... si vede che siete delle

persone... oddio... lei è una persona... gentile...

e poi mi sembrerebbe una cattiveria separare

di già loro due... che mi sembra vadano

proprio d’accordo...

 

MARCO

E sì... a loro basta un annusata per capire

con chi hanno a che fare...

 

MARCO(a ZAC)

Vero amico mio?

 

ZAC lo guarda e sembra acconsentire.

 

MARCO(a TERESA)

Bene... da che parte ci dirigiamo?

 

TERESA

Veramente volevamo fare due passi

sulla spiaggia... e guardare il sole

mentre ci saluta...

 

MARCO

... anche se noi ci siamo già stati...

ciò non toglie che vedere un tramonto

in riva al mare... uno spettacolo

così... non possiamo perdercelo...

 

Si avviano verso la spiaggia.

 

Scena 7

Spiaggia Esterno pomeriggio al tramonto.

 

MARCO e TERESA sono seduti vicino la battigia e parlano

amabilmente mentre i cani giocano sull’arenile. Sono passati al tu

e si raccontano a vicenda.

 

TERESA

Sono un’attrice...

 

MARCO

Del cinema?

 

TERESA

No più che altro teatro...

 

MARCO

Bello... la vera abilità di un attore si

manifesta in teatro... o no?

 

TERESA

Beh, sono professioni simili ma molto diverse...

richiedono un impegno e una passione

ugualmente forti...

 

MARCO

Vivi qui? Non ti ho mai vista prima...

 

TERESA

No, sono di passaggio... avevo bisogno di

riflettere...

 

MARCO

Che combinazione... anch’io sono qui per

lo stesso motivo

 

TERESA

E dove farlo meglio che al

mare... vivo nella grande città e faccio

spola tra il mio paese natale tutte le

settimane... è difficile stare lontano

dai propri affetti...

 

MARCO

Ti capisco... sei sposata?

 

TERESA

No... sono single... ma parlami di te...

cosa fai di bello?

 

MARCO(cercando le parole)

Diciamo che mi occupo di arte...

amo la cultura... e non so saziare

la voglia di conoscere...

sono un barboso frequentatore di musei

e mostre...

 

TERESA(piacevolmente sorpresa)

Oh... guarda... io non riesco a non perdermi

per ore di fronte alle meraviglie dell’arte...

tanto che... quando siamo in tournée...

quando non si è in teatro... tutta la compagnia

sta lì a parlottare... a spettegolare...

mentre io mi giro tutti i musei...

le gallerie d’arte... i monumenti...

certo con il poco tempo che ho non riesco

a vedere tutto... ma...

 

MARCO(affascinato)

Ma è una cosa meravigliosa...

 

TERESA

Sì... lo penso anch’io... e...

 

TERESA tace un attimo.

 

TERESA

Scusa... se parlo troppo...

sono logorroica...

 

MARCO

Ma che dici... è un piacere ascoltare

la tua voce... nonché le tue sagge parole...

così vicine alla mia visione...

ti va di fare due passi lungo la riva?

 

TERESA

Certo...

 

Si alzano e si avviano mentre continuano a parlare. I cani intanto giocano e si rincorrono. (Immagini e voci)

 

Scena 8 spiaggia

 

TERESA

Comincia a fare freschetto... e io

stupidamente non mi sono portata neanche un

giacchetto...

 

MARCO(galantemente)

Posso mettere a disposizione la mia

modesta giacca...

 

TERESA

No, ti ringrazio... sei gentilissimo...

ho l’auto qui vicino...

 

MARCO

Questo significa che stiamo per salutarci...

posso invece avere il piacere di cenare

insieme...

 

TERESA

Sarebbe un piacere anche per me...

purtroppo, ho un impegno questa sera...

ma ciò non esclude che...

 

MARCO

Domani sera allora...

 

TERESA(intrigante)

Se vieni a vedermi in teatro...

 chissà...

 

MARCO

Sarò in prima fila...

 

Chiamando i cani si avviano verso la strada dove c’è l’auto di

TERESA si scambiano i cellulari, si salutano.

 

 

Scena 9

Esterno sera

MARCO e ZAC

 

Nel tratto che percorrono continuano a giocare tra loro e a

compiere qualche stupidaggine fanciullesca come suonare ai

citofoni fingendo un errore o scappando dopo averli suonati.

Poi nascosti, urinano insieme su di un albero, con MARCO che

declama ridendo la famosa battuta.

 

MARCO

Chi non piscia in compagnia o è un ladro o...

... è una spia...

 

 

Arrivano davanti casa di MARCO.

 

Scena 10

 

MARCO(a ZAC)

Beh... sono arrivato... questa è la mia umile

dimora... ebbene sì... ci dobbiamo salutare...

ma mi raccomando... vediamoci... magari la

prossima volta ci facciamo una pizza...

 

MARCO allunga una mano e ZAC gli dà la zampa. MARCO si avvia

all’entrata, apre la porta e salutando con la mano entra.

 

Poi riapre il portone.

 

MARCO

Vai subito a casa... eh...

 

Richiude perplesso.

 

MARCO

Ce l’avrà una casa...

 

Riapre il portone.

 

MARCO

Senti ZAC...

 

Ma ZAC è andato via.

 

Poi convinto chiude.

 

MARCO

Ma sì... certo... tutti ce l’hanno

una casa... o no?

 

 

 

Interno notte

 

Stanza al buio

 

Voce di MARCO.

 

MARCO

Mo che è... e no è...

e no è... ma si può dormire

tranquilli! E no è... bisogna

mettere in chiaro alcune cose... ...

 

Si accende la luce su di un letto due piazze, con MARCO e ZAC

distesi di spalle uno accanto all’altro.

 

MARCO sotto le coperte o lenzuolo, ZAC sopra.

 

MARCO

Non dico che devi stare immobile come se

fossi svenuto... ma... questa coda che

si muove... proprio lì poi... ahó...

e dai... mi fa stare anche un po’ preoccupato...

 

Sorride a ZAC e lo accarezza spingendolo verso il bordo del letto

e spegne la luce.

 

Buio.

 

Frusciare di lenzuola

 

MARCO

Dai però potresti almeno provare ad

assaggiarla... è solo una piccola

carota ma... ... potrebbe essere...

 

Pausa.

 

MARCO(con enfasi)

Un grande passo per l’umanità...

... che ne sai tu... vabbè...

dormiamo dai... buonanotte ZAC...

 

Con voce sognante aggiunge.

MARCO

Buonanotte TERESA...

 

ZAC fa un breve guaito.

 

MARCO(continua)

Sì... certo... buonanotte anche a LAYLA.

 

Breve pausa. ZAC emette un suono.

 

MARCO

Che vorresti dire che mi sono rincitrullito?

 

ZAC ripete il suono.

 

MARCO

Dici che lo siamo tutti e due eh?

 

Pausa.

 

MARCO

Embè... doveva per forza finire così.

 

MARCO spegne la luce.

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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