Katinka Simonse
è una donna malvagia, cattiva, sadica.
La sua “fama” ha
fatto il giro del mondo via web e ora il mondo si sta scagliando contro di
lei.
Trentunenne,
vive ad Amsterdam e nella sua casa possiede moltissimi animali che detiene in
condizioni disumane.
Katinka ha
ucciso e continua a uccidere animali innocenti e ha anche pensato di dirlo al
mondo intero, convinta di avere ragione.
Sì, perché lei
lo fa in nome dell’arte.
Coprendosi
dietro questa scusa, fino a ora è riuscita a far tollerare le sue uccisioni, ma
il prestigio artistico non dovrebbe mai essere una scusante ammissibile.
Sono anni che
tortura fino alla morte animali e la fa franca, eppure questa patetica
giustificazione ha fatto si che questa donna sia ancora a piede libero.
Spieghiamolo al
suo gatto domestico che, dopo avergli spezzato il collo, è diventato
una “meravigliosa borsetta”.
Original, made in
Amsterdam.
Chiediamolo ai suoi
sessanta criceti rinchiusi in piccole sfere di plastica, o ai
porcellini d’India controllati a distanza con telecomandi, oppure alle lumache
del suo giardino, tutte rigorosamente dipinte a mano
e
numerate.
Già, perché lei
deve tenerne il conto, deve monitorare i suoi sottoposti.
O ancora,
domandiamolo ai suoi pulcini incastrati nei trita documenti.
Pare che la
spiegazione che abbia dato sia che “dato che la società sfrutta gli animali in
tanti modi, perché io non potrei farlo in nome dell’arte?”.
La Simonse, in
arte Tinkebell, nel suo sito personale, si giustifica dichiarando: ”Provoco,
esemplificando, i punti ciechi della società moderna. Mi confronto con un
pubblico che gode a essere indignato per tutto quello che non ha nulla a che
fare con sé, ma allo stesso tempo è molto dispiaciuto per le proprie
azioni. Trasformando il mio gatto in una borsa, cerco di mostrare alla
gente la propria ipocrisia di quando utilizza gli animali per la produzione e
il consumo di pelle. Se non altro, le mie opere costituiscono un incentivo
estremo alla discussione sulla nostra morale e sul modo in cui la società si
sta evolvendo”.
E ancora, dopo
il clamore suscitato nel web che ha raccolto le denuncie di animalisti che
manifestavano l’orrore per gli oggetti da lei creati, racconta: “Utilizzo
animali morti ma non sono io a ucciderli.
Si tratta di
cani e gatti investiti o morti per malattia. Ho tentato di salvare un cane
durante un mio viaggio in Gambia.
Alcuni ragazzi
gli tiravano delle pietre, ho portato l’animale dal veterinario, sembrava
stesse bene, poi, pochi giorni dopo, il veterinario mi ha comunicato che era
morto”.
Da mostro a
protettrice degli animali? Probabilmente no.
La Simonse ha
realizzato la sua “prima opera” nel 2004 con il suo gatto.
Lo ha ucciso
perché, stando al suo racconto, “L’animale era depresso”.
Dal suo punto di
vista, farne una borsa, era il modo per tenere il suo “caro gattino” sempre con
lei.
Ma dal punto di
vista degli animalisti la furia non si placa.
Le azioni criminali
che commette sugli animali, richiamano innumerevoli feedback negativi anche
della gente non impegnata in attività animaliste. L’orrore è orrore per
tutti.
Questa non può e
non deve chiamarsi arte.
È vero che gli
artisti sono tutti un po’ folli e un po’ saggi, ma qui di saggio non c’è
nulla.
C’è solo tanta
assurda follia.
Perché non ha
subito alcuna accusa legale?
Perché la legge
bada solo agli animalisti e non a un soggetto così evidentemente
disturbato?
Nonostante il
grande movimento che si è creato su internet, nonostante la petizione virtuale
che sta circolando sul web, la Katinka rimane un fenomeno auto referenziato,
auto celebrato e un essere antropomorfo degno di studi psichiatrici e
antropologici.
Una delle foto
che si trova su google della pseudo artista è l’immagine che ho riportato
qui sopra.
Non potevo
crederci. E’ un pastore tedesco, credo.
Sì, lo è.
E il sentimento
è lo stesso che provava per il suo gatto: lei quel cane lo amava da
morire.
Fonti dai siti:
All4 Animals –
Zenzero &
lapanchinadimariella.forumfree.it
4 commenti:
Ma non esiste un ente mondiale per la difesa ddegli animali ? Dov' è l'IFAW??? Ma in quello stato non c'è una polizia un organismo preposto a fermare quello scempio o, sono tutti come lei???Non esiste un termine per definire il tutto e lo stat in cui avvengono tali misfatti.
Inorridisco!!!!!!
che fica
Ma come siamo ridotti ma chi è questo mostro
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